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Metodo di Ricerca ed analisi adottato

Medoto di ricerca ed analisi adottato
Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

martedì 9 settembre 2014

Ucraina: giugno 2014. Situazione



Nella notte di sabato 14 giugno un aereo militare che trasportava 49 soldati dell’Esercito ucraino, viveri e munizioni destinati a sostenere lo sforzo militare di Kiev nell’Est del Paese è stato abbattuto dalle forze filorusse mentre effettuava una manovra di atterraggio a Novohannivka, 20 Km a sud-est di Lugansk, una delle roccaforti dell’insorgenza separatista, causando la morte di tutto l’equipaggio. L’attacco, avvenuto presumibilmente con un missile anti-aereo spalleggiabile, ha inflitto un altro duro colpo alla campagna antiterrorismo che il governo ucraino ha lanciato a partire dalla fine di aprile e ha rappresentato un’ulteriore conferma delle notevoli capacità militari dei ribelli filorussi. 
La tensione tra la Russia e l’Ucraina è resa ancor più grave dall’acquisizione, da parte delle milizie anti-governative, di 3 carri armati, la cui provenienza è tutt’ora incerta, che lo scorso 13 giugno hanno transitato l! ungo il confine ucraino e successivamente sono entrati a Donetsk. A questo proposito, la Russia è stata accusata  da di Kiev, Bruxelles e Washington di essere responsabile della fornitura dei carri e di altri sistemi d’arma complessi ai separatisti al fine di alimentare l’insorgenza nella regione del Donbass. In un simile contesto di instabilità e incertezza, la proposta di un cessate il fuoco unilaterale avanzata dal Presidente ucraino Petro Poroshenko sembra costituire un segnale distensivo che potrebbe scongiurare un’ulteriore recrudescenza degli scontri. Tuttavia, sui già difficili rapporti tra Kiev e Mosca pesa anche la questione del gas che pare aver messo a dura prova le volontà negoziali dei due governi.
 
Infatti, i colloqui di pace avvenuti a Bruxelles hanno subito una battuta d’arresto dopo che la Russia ha annunciato di essere pronta ad interrompere i rifornimenti di gas a Kiev a causa del mancato rispetto della scadenza del 16 giugno per il pa! gamento del debito con Gazprom. Qualora l’Ucraina non accettasse le condizioni economiche proposte da Gazprom, ci potrebbero essere rischi per l’approvvigionamento energetico ai Paesi dell’Europa Centrale e Meridionale, compresa l’Italia, il cui flusso gasifero passa per le condotte transitanti dall’Ucraina.  Tale situazione è resa ancor più preoccupante a causa dello stallo per la costruzione di South Stream, gasdotto che servirebbe a bypassare il territorio ucraino e garantire la sicurezza energetica europea, dovuto alle divisioni interne al fronte di Bruxelles. Il rischio, dunque, è che l’Europa possa dover affrontare una nuova crisi di approvvigionamento come quelle del 2006 e del 2009.
Fonte CESI. Newletter 149.



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