Europa

Cerca nel blog

Metodo di Ricerca ed analisi adottato

Medoto di ricerca ed analisi adottato
Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

sabato 20 dicembre 2008

Macro Regione Europa settentrionale

ARTICOLAZIONE
(2006)
DANIMARCA, GROENLANDIA, ESTONIA, FINLANDIA, ISLANDA, LETTONIA, LITUANIA, NORVEGIA, SVEZIA
PAESE
AREA
POPOLAZIONE

DANIMARCA
43,1
5,5
GROENLANDIA
2.166,2
0,06
ESTONIA
45
1,3
FINLANDIA
337
5,2
ISLANDA
103
0,3
LETTONIA
64,6
2,3
LITUANIA
65,2
3,4
NORVEGIA
385,2
4,7
SVEZIA
450
9,1

Analisi dei fattori di squilibrio della macro regione

1) CONFLITTI - Ad oltre 60 anni dall’ultimo conflitto mondiale l’Europa settentrionale vive un’epoca di pace e stabilità. Sopravvivono al tempo critiche da parte russa verso Estonia, Lettonia e Lituania, per l’appoggio fornito alla Germania hitleriana durante l’invasione tedesca dell’Unione Sovietica. Tali risentimenti sono al contempo ricambiati a causa dell’opprimente ricordo di 50 anni di occupazione sovietica.

2) PAESI LIMITROFI IN CONFLITTO - Nessun Paese confinante è impegnato in conflitti violenti. Sul proprio territorio…

3) RIFUGIATI - Negli ultimi 20 anni le domande di asilo in Svezia sono state più di 523 mila, gran parte delle quali sono state accolte. Numeri enormi per un paese che conta meno di 10 milioni di abitanti, a confronto dei quali - ad esempio - il nostro Paese non può far altro che impallidire: in Italia i rifugiati sono solo 20 mila e le domande di asilo presentate nel 2006 sono state circa 10 mila. Di fronte ai problemi dell’immigrazione i Paese scandinavi hanno finora puntato tutto sul multiculturalismo anziché sull’integrazione e sull’assimilazione. Nuovi partiti, nazionalisti e xenofobi, sono in continua crescita nell’area del nord-Europa.

4) DISOCCUPAZIONE - I tassi di disoccupazione sono mediamente molto bassi e variano dalla quasi piena occupazione dell’Islanda (1%!) al valore alto ma in miglioramento della Groenlandia (9,3%, dato 2005). I valori medi dell’area si attestano sul 4-5%. La regione è una delle più stabili e prospere del pianeta. Economie sane, frutto di investimenti di lungo periodo effettuati dai diversi Paesi negli ultimi 15 anni, finanziano interventi sociali in modo molto più ampio di quanto non accada nelle altre zone del pianeta.

5) SFRUTTAMENTO PETROLIO,ORO E DIAMANTI - Pur non essendo un’area di produzione significativa, anche se con le dovute eccezioni (es. Groenlandia per oro e diamanti), l’approvvigionamento delle risorse non è un problema.

6) AREA GEOGRAFICA - La zona comprende Paesi con ampi tratti di territorio disabitati. Il clima estremo delle più alte latitudini non rende particolarmente critico il problema del controllo del territorio.

7) AREA FORESTALE - Le problematiche relative al controllo delle aree forestali non sono di rilievo. Problemi vi sono per l’inquinamento dell’aria e delle acque.

8) FAZIONI ETNICHE/RELIGIOSE - Le tensioni interessano i Paesi baltici (ex URSS) e consistono in violente accuse da parte della Russia di discriminazioni nei confronti della minoranza russofona dei cittadini. Negli ultimi anni scontri violenti tra Estoni, Lettoni e Lituani da una parte, e le minoranze di origine russa dall’altra, hanno macchiato di sangue l’opera di cancellazione dei segni dell’occupazione sovietica. Questi episodi hanno dato più volte il pretesto al Presidente russo Putin per minacciare pesanti ritorsioni.

9) MOVIMENTI INTERNI DI STRATI DELLA POPOLAZIONE - Nulla di rilevante.

10) REGIME POLITICO - Presenza di stabili democrazie, storicamente neutrali.

11) NUOVI STATI FORMAZIONE INSTABILE - Nessuno.

12) CORRUZIONE - Ad eccezione di alcuni fenomeni di corruzione registrati nei Paesi baltici ex-sovietici, derivanti da una forte attività della malavita dedita al narcotraffico, l’Europa settentrionale è caratterizzata da efficienza, trasparenza ed integrità delle amministrazioni.

13) PNL PRO-CAPITE - Il nord-europa è una delle aree più ricche del continente. La Norvegia guida le economie scandinave con ben 55.600$ di Pnl pro-capite. I cittadini dei Paesi baltici in pochi anni anno raggiunto livelli di reddito notevoli (Estonia 21.800$, Lettonia 17.700$, Lituania 16.700).

14) CRESCITA ECONOMICA - Si chiama Europa ma sembra un altro continente. Per noi italiani, abituati alle frazioni di punto percentuale, crescite che vanno da un minimo dell’1,7% della Danimarca al 10,3% della Lettonia sembrano fantascienza. Paesi ricchi come la Svezia e la Norvegia hanno previsto per il 2007 crescite rispettivamente del 3,4 e del 4,9%.

15) FORZA LAVORO IN AGRICOLTURA - Ad eccezione dei Paesi baltici in cui la forza lavoro impiegata in agricoltura varia tra il 13% della Lettonia ed il 15,8% della Lituania, nel resto dell’area la percentuale si attesta mediamente su un 2/3%. Le economie dell’area si basano principalmente sui servizi e l’industria.

16) AIUTO ESTERO - Le solide economie dei Paesi scandinavi e la rapida crescita economica dei Paesi baltici non creano problemi all’attrazione di investimenti od al pagamento dei prestiti internazionali.

17) HIV/AIDS - In Europa, America settentrionale e negli altri paesi ad alto reddito l'epidemia è stata contenuta grazie ai progressi della ricerca farmaceutica e all'efficienza dei servizi di monitoraggio e prevenzione. Il pericolo principale è rappresentato da un abbassamento della guardia che potrebbe facilitare il ritorno in auge di comportamenti a rischio, soprattutto fra i giovani che non beneficiassero di un'efficace azione di informazione e sensibilizzazione.

18) SPESA MILITARE - La solidità delle economie non comporta particolari penalizzazioni derivanti dalle spese militari.

19) DISASTRI NATURALI - Ad eccezione della potenziale attività sismica e vulcanica presente in Islanda, il resto dei Paesi sono privi di pericoli.

20) ISOLAMENTO GEOGRAFICO - Tutti i Paesi hanno uno sbocco sul mare e capacità commerciali in costante sviluppo.

21) INDICE SVILUPPO UMANO - Ottimo: la percentuale di popolazione alfabetizzata è nel caso peggiore del 99%, la speranza di vita varia da un minimo di 70 anni per i cittadini della Groenlandia agli 80,6 della Svezia. Gli alti redditi, uniti al tradizionale Stato sociale, garantiscono alti livelli di qualità della vita.

22) POPOLAZIONE - Non si rileva alcun problema.

23) CRESCITA DEMOGRAFICA - In linea con il mondo occidentale. Si generano mediamente meno di due figli per coppia e questo preoccupa economisti e sociologi. Il tasso di crescita della popolazione è lievemente negativo nei tre Paesi baltici e di poco superiore allo zero nelle altre nazioni.

4. Organizzazioni internazionali presenti nella macro area

Le maggiori Organizzazioni Internazionali operanti nella macro–area “EUROPA SETTENTRIONALE”, sono le sotto-elencate.
L'ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE, ONU (in inglese United Nations, acronimo UN oppure U.N.; in francese Organisation des Nations Unies): è la più estesa organizzazione internazionale, poiché ricopre la quasi totalità degli Stati del pianeta. L'Organizzazione è nata da una conferenza di 50 paesi nel 25 aprile del 1945 per cooperare per una vita migliore in tutto il mondo e per la pace, dopo la catastrofe della seconda guerra mondiale.
L'ORGANIZZAZIONE del TRATTATO NORD ATLANTICO: più conosciuta come NATO dall'inglese North Atlantic Treaty Organization, indica l'organizzazione internazionale per la collaborazione nella difesa, creata nel 1949 in supporto al Patto Atlantico che venne firmato a Washington D.C. il 4 aprile 1949. Un suo ulteriore nome ufficiale è l'equivalente francese, l'Organisation du Traité de l'Atlantique Nord, o OTAN. La misura fondamentale del trattato viene enunciata nell'articolo 5 che stabilisce: “Le parti concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o Nord America, deve essere considerato come un attacco contro tutte e di conseguenza concordano che, se tale attacco armato avviene, ognuna di esse, in esercizio del diritto di autodifesa individuale o collettiva, riconosciuto dall'articolo 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti attaccate prendendo immediatamente, individualmente o in concerto con le altre parti, tutte le azioni che ritiene necessarie, incluso l'uso della forza armata, per ripristinare e mantenere la sicurezza dell'area Nord Atlantica.”
La creazione dell’ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LE SVILUPPO ECONOMICO: da cui l'acronimo OCSE, nasce dall'esigenza di dar vita a forme di cooperazione e coordinamento in campo economico tra le nazioni europee nel periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale. La struttura istituzionale dell'OCSE comprende:
un consiglio composto da un rappresentante per ogni paese; un comitato esecutivo composto dai rappresentanti di delegazioni permanenti di 14 membri eletti annualmente; i comitati ed i gruppi di lavoro specializzati; le delegazioni permanenti dei paesi membri sotto forma di missioni diplomatiche dirette quindi dagli ambasciatori; il segretariato internazionale, a disposizione dei comitati e degli altri organi.
L'ORGANIZZAZIONE PER LA SICUREZZA E LA COOPERAZIONE IN EUROPA: (OSCE - Organization for Security and Co-operation in Europe nella terminologia inglese) è una organizzazione internazionale per la promozione della pace, del dialogo politico, della giustizia e della cooperazione in Europa che conta, attualmente, 56 paesi membri ed è, pertanto, la più vasta organizzazione regionale per la sicurezza, la difesa dei diritti dell’uomo, per strutture democratiche stabili all'interno di uno "Stato di diritto", come pure per un concreto sviluppo economico e sociale ed uno sfruttamento sostenibile delle risorse.
L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO (OMC): meglio conosciuta con il nome inglese World Trade Organization (WTO), è un'organizzazione internazionale creata allo scopo di supervisionare numerosi accordi commerciali tra i 150 stati membri. Detiene il 97% di beni e dei servizi del mondo. Obiettivo generale del WTO è quello dell'abolizione o della riduzione delle barriere tariffarie al commercio internazionale; oggetto della normativa del WTO sono, non solo i beni commerciali, ma anche i servizi e le proprietà intellettuali.
CROCE ROSSA e MEZZALUNA ROSSA INTERNAZIONALE: costituisce la più grande organizzazione umanitaria del mondo. Nel 1862 Henry Dunant insieme ad altri quattro cittadini svizzeri: un giurista,un generale e due medici, crea il Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti comunemente chiamato Comitato dei cinque, precursore del Comitato Internazionale della Croce Rossa. L’attuale organizzazione opera sulla base di sette principi fondamentali: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontarietà, Unità, Universalità.
DOUZELAGE: Il termine Douzelage definisce una sorta di associazione comprendente una città per ogni paese dell'Unione Europea. Il nome deriva dall'unione di douze (dodici in francese) e jumelage (gemellaggio in francese). Gli obiettivi del Douzelage sono quelli di promuovere gli scambi e gli incontri fra le città appartenenti.
GREENPEACE: è un'organizzazione non governativa ambientalista e pacifista fondata a Vancouver nel 1971. È famosa per la sua azione diretta e non violenta per la difesa del clima, delle balene, dai test nucleari e dell'ambiente in generale. Negli ultimi anni l'attività dell'organizzazione si è rivolta ad altre questioni ambientali come il riscaldamento globale, l'ingegneria genetica e il "bottom trawling". Greenpeace basa la propria testimonianza su: azione diretta e non violenta; scientificità in quanto ogni dossier, report o altra documentazione sono basati su una precedente ricerca scientifica commissionata in maniera indipendente; indipendenza in quanto non riceve cospicui sostegni in denaro da nessun ente governativo o multinazionale privata per evitare possibili manipolazioni dei risultati scientifici o delle attività intraprese.
MEDICI SENZA FRONTIERE: è un'organizzazione internazionale privata che si prefigge lo scopo di portare soccorso sanitario ed assistenza medica nelle zone del mondo in cui il diritto alla cura non sia garantito. È stata fondata nel 1971 da alcuni medici francesi, tra cui Bernard Kouchner. Oggi è attiva in 18 paesi del mondo industrializzato e interviene in attività di assistenza in più di 80 paesi.
IL FONDO MONDIALE PER LA DIVERSITA’ DELLE COLTURE: è una organizzazione internazionale il cui scopo è assicurare la conservazione e la disponibilità di diversità di colture per la sicurezza alimentare nel mondo. Il fondo per la diversità delle colture ha gli uffici presso la FAO e presso la Bioversity international (formalmente la International Plant Genetic Resources Institute (IPGRI)) in Roma. Il Fondo sta correntemente organizzando una serie di colture e di strategie di conservazione regionale. Il fondo è coinvolto con il governo della Norvegia e la Nordic Gene Bank nella costituzione del Svalbard Global Seed Vault, una fondazione per la sicurezza alimentare sito nelle isole Svalbard. Questa fondazione "possiede" un back up di sicurezza per le banche dei geni esistenti, che sono vulnerabili a guerre, disastri naturali, guerra civile, ed anche per controbattere fallimenti di attrezzature e cattiva gestione. Il Svalbard Global Seed Vault è stato propagandato come un mezzo per ristabilire l'agricoltura, in caso di una catastrofe globale di qualche tipo. È progettata per contenere 4,5 milioni di campioni di diverse varietà (in forma di seme) di colture agricole.
Il WWF (WORLD WILDLIFE FUND): è la più grande organizzazione mondiale per la conservazione della natura. Fu fondato l'11 settembre 1961 in Svizzera. L'associazione ha uffici in quasi sessanta paesi e la sua sede centrale si trova a Gland, in Svizzera. La missione del WWF è quella di bloccare la distruzione dell'ambiente naturale del pianeta e, dichiara, contribuire alla costruzione di un futuro in cui l'uomo viva in armonia con la natura. A questo scopo il WWF si batte per: conservare la biodiversità del pianeta; assicurare che l'uso di risorse naturali rinnovabili sia sostenibile; promuovere misure per la riduzione dell'inquinamento e degli sprechi di risorse.

giovedì 11 dicembre 2008

Macro Regione Europa Orientale IX Organizzazioni Internazionali


Organizzazioni internazionali e loro ruolo presenti nella macro regione

Qualsiasi valutazione sulla presenza delle Organizzazioni Internazionali (OO. II.) nell’ area dell’Europa Orientale non può prescindere da almeno due considerazioni preliminari.
In primo luogo bisogna considerare che, fino al 1989, tutti i Paesi interessati erano o facenti parte dell’Unione Sovietica o membri del Patto di Varsavia. Da ciò deriva che alcuni Paesi sono indipendenti da pochi anni - la Moldova, per esempio, esiste come Stato autonomo dal 1991 – e che trattiamo un’area che esce da una transizione sofferta e difficile. A tal proposito, per essere ancora più precisi, gli studiosi di politologia considerano questi Paesi tuttora in transizione, ma, dati i limiti imposti dalle superiori istanze, non è qui necessario approfondire ulteriormente questa fattispecie.
La maggiore peculiarità è però data dalla presenza della Russia tra gli Stati compresi nella macro area oggetto di analisi. Senza inoltrarsi nell’arduo campo delle relazioni internazionali, è sufficiente evidenziare che la sola Russia rappresenta circa il 92% dell’area geografica e circa il 50% della popolazione dell’intera area.
Venendo al tema oggetto di questo breve elaborato, ciò che si evidenza è la massiccia partecipazione e adesione dei Paesi a tutte le maggiori OO. II., dallla World Trade Organization all’International Monetary Fund, dalla World Bank alle United Nations e a tutte le agenzie da esse derivanti. Non essendo qui possibile analizzare il ruolo di ogni singola OO. II. e considerando che, oltre a quelle citate, le OO. II. presenti sono veramente numerosissime, si è scelto di concentrarsi su quelle che maggiormente rilevano ai nostri fini, tre in particolare: l’European Union (EU), la North Atlantic Treaty Organization (NATO) e l’Organization for Security and Co-operation in Europe (OSCE). Per ognuna di queste si vedrà ora la rilevanza nell’ambito della macro area e dei singoli Paesi.
European Union
L’EU è senza dubbio una delle OO. II. maggiormente presente e attiva nell’area di nostro interesse. Dei nove Paesi analizzati cinque – Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Romania - sono Stati Membri dell’EU e tre – Bielorussia, Ucraina e Moldova – sono coinvolti nella European Neighbourhood Policy, conosciuta anche come Politica Europea di Vicinato, che, in estrema sintesi e tralasciando qualsiasi considerazione di “politica estera”, finanzia i più diversi programmi e progetti, finalizzati ad avvicinare i Paesi interessati agli standard europei.
Sempre nell’ambito dell’EU merita di essere citata la European Union Border Assistance Mission (EUBAM), una missione senza poteri esecutivi e finalizzata al rafforzamento della cooperazione tra Ucraina e Repubblica di Moldova, attraverso l’addestramento delle guardie di confine.
North Atlantic Treaty Organization
Quanto detto per l’EU vale, in estrema sintesi anche per la NATO. Infatti, escludendo i Paesi membri della NATO, è interessante approfondire, se pur brevemente, come siano coinvolti la Russia, la Bielorussia, la Moldova e l’Ucraina.
La Russia e gli Stati membri hanno consultazioni regolari sulle più importanti questioni di sicurezza e stanno sviluppando programmi di cooperazione nelle aree di maggiore interesse. Il NATO-Russia Council (NRC) è stato istituito nel Maggio 2002, come anche il forum per l’avanzamento delle relazioni tra NATO e Russia, all’interno del quale si cerca di identificare e perseguire opportunità di azioni joint.
Per quanto concerne la Bielorussia, il dialogo con la NATO sta continuando, a prescindere dalle differenti visioni politiche. La Bielorussia è entrata nel NATO’s Partnership for Peace (PfP) nel 1995, per cui le relazioni andrebbero analizzate in tale contesto.
La NATO e la Repubblica di Moldova cooperano attivamente nei campi della democrazia, delle riforme istituzionali e della difesa. Il country’s Individual Partnership Action Plan (IPAP) è la migliore espressione di questi programmi di cooperazione. La Moldova sta cercando di avvicinarsi sempre di più agli standards istituzionali della NATO, anche se va evidenziato come la cooperazione, negli ultimi anni, sia fortemente legata alla volontà del Paese di continuare a perseguire i processi di riforma democratica e di rafforzamento delle istituzioni democratiche.
La NATO e l’Ucraina cooperano attivamente nelle operazioni internazionali di supporto alla pace e hanno sviluppato una cooperazione molto stretta in altre aree. La base formale delle relazioni tra NATO ed Ucraina è data dal NATO-Ukraine Charter on a Distinctive Partnership del 1997, con il quale si identificano le aree per la consultazione e la cooperazione, venendo altresì istituita la NATO-Ukraine Commission (NUC). In particolare, l’Ucraina ha dimostrato di poter essere un partner molto importante per la sicurezza Euro-atlantica.
Organization for Security and Co-operation in Europe
L’OSCE è l’organizzazione il cui ruolo risulta più controverso. Comunemente e molto riduttivamente ne viene criticata l’utilità. Prescindendo comunque da qualsiasi valutazione del genere, anche perché estranea alle finalità richieste, ci si limita ad evidenziare come le attività dell’OSCE, nell’area di nostro interesse, riguardino l’Ucraina, la Bielorussia e la Repubblica di Moldova. I settori di interesse sono i più diversi, dal moniotoraggio delle elezioni al rafforzamento del ruolo del diritto, dalla risoluzione dei conflitti al contrasto al crimine organizzato.
Questa brevissima rassegna non ha certo permesso di evidenziare al meglio tutti gli elementi che sarebbe stato interessante mettere in luce. Si è scelto, per necessità di sintesi, di non interessarsi di molte altre Organizzazioni che, comunque, sono presenti e attive nell’area. Si pensi solo all’INTERPOL, alla SECI, all’EUROPOL, alla IOM o a tutte le agenzie delle Nazioni Unite.
Questa considerazione evidenzia, molto sinteticamente, come l’area in analisi dimostri la necessità di sviluppare ulteriormente molti elementi nei più diversi campi di interesse, per i quali è ancora forte la presenza di Organizzazioni Internazionali appositamente dedicate.(info=ricerca23@libero.it)

Macro Regione Europa Orientale VIII

Parametri da 19 a 23
Disastri Naturali,Isolamento Geografico, Indice di sviluppo umano, Popolazione, crescita demografica
19) DISASTRI NATURALI – L’area non presenta, da questo punto di vista, particolari fonti di preoccupazione. L’unica eccezione rimane l’area del Mar Nero, come emerge dalla parametrizzazione data ad Ucraina, Romania e Moldavia, sia per il traffico navale (è recente una serie di incidenti navali) sia per la questione delle foci del Danubio, area protetta e di grande interesse.
20) ISOLAMENTO GEOGRAFICO – Vi è poco da dire per quanto riguarda questo fattore, specialmente se si considera che i Paesi di questa area rappresentano l’allargamento ad est dell’Unione Europea.
21) INDICE DI SVILUPPO UMANO – Questo parametro risulta essere fondamentalmente positivo per tutti i Paesi dell’area. Lo è sicuramente di più per gli Stati membri dell’Unione Europea, ma, in generale, nessuno dei nove Paesi interessati si caratterizza per un indice di sviluppo umano negativo. Ciò non toglie che vi siano comunque situazioni di forte degrado e arretratezza
22) POPOLAZIONE – Il numero di abitanti, in senso assoluto, non presenta particolari fattori di rischio, ma va detto che una parametrizzazione che consideri altre variabili (superficie, PNL, risorse) può mettere in evidenza alcuni rischi.
23) CRESCITA DEMOGRAFICA – L’area, per quanto concerne la parametrizzazione adottata, cresce seguendo un trend regolare. Non si è ancora arrivati alla crescita nulla che caratterizza i cosiddetti paesi sviluppati. (info=ricerca23@libero.it)

Macro regione Europa Orientale VII

Parametri da 13 a 18
PNL Pro Capite, Crescita economica,Forza Lavoro in Agricoltura, Aiuto Estero, HIV/AIDS, Spesa Militare
13) PNL PRO CAPITE – I valori assegnati tendono a rispecchiare la realtà economica dell’area analizzata per tutti i Paesi. La Moldova, va ricordato, è al momento lo Stato più povero d’Europa.
14) CRESCITA ECONOMICA – Per tutti i Paesi il valore assegnato dimostra il trend positivo che è in atto. Un’analisi più approfondita, che sia cioè in grado di superare il semplice valore percentuale, porterebbe a riflettere sulla differenza tra il valore assoluto della crescita economica ed il valore relativo della stessa. La crescita positiva della Moldova, per riprendere l’esempio fatto in precedenza, è sicuramente un elemento positivo nel contesto del Paese, ma le ricadute in termini reali sono ancora troppo scarse.
15) FORZA LAVORO IN AGRICOLTURA – La parametrizzazione di questo fattore evidenzia come non emergano particolari elementi critici. L’analisi, infatti, riguarda o Paesi ad elevato tasso di industrializzazione, o Paesi che stanno sviluppando un sistema industriale, o Paesi di forte tradizione agricola (si pensi ad Ungheria ed Ucraina). L’impegno della forza lavoro nel settore agricolo non sembra quindi rappresentare un fattore di rischio rilevante per questa area.
16) AIUTO ESTERO – Tutti gli Stati interessati favoriscono abbondantemente di aiuti esteri, specialmente sotto forma di investimenti esteri diretti, come dimostra anche l’ultimo report del IMF e di finanziamenti europei (ENPI, IPA, ENP). Non vi è quindi uno scostamento dal trend generale. Colpisce in particolare l’interesse che gli Stati Uniti mostrano nell’area, dove gli investimenti, specialmente nei Paesi non membri dell’Unione Europea, sono consistenti.
17) HIV/AIDS – Con l’eccezione della Bielorussia, per la quale manca il dato, appare evidente che tutti i Paesi dell’area sono stati fortemente colpiti. Questo elemento, chiaramente, rappresenta una grande fonte di preoccupazione, specialmente a livello sociale e per le possibili ricadute future.SPESA MILITARE – I Paesi dell’area non presentano criticità dal punto di vista degli investimenti militari, specialmente perché inseriti nel contesto della NATO o della PfP. L’unica eccezione è rappresentata però dalla Russia, elemento questo che non stupisce, ma che rischia di alzare notevolmente la percezione di rischio e pericolo. (info= e mail ricerca23@libero.it)

Macro Regione Europa Orientale VI

Parametri da 9 a 12
Movimenti Interni della Popolazione,Regime Politico, Nuovi Stati di Formazione Instabile Corruzione
9) MOVIMENTI INTERNI DI STRATI DI POPOLAZIONE – Al momento non si riscontrano fenomeni rilevanti di migrazione interna in nessuno dei Paesi. Emerge invece una forte propensione alla migrazione verso gli Stati più sviluppati dell’Unione Europea, specialmente da Moldova, Ucraina e Romania.
10) REGIME POLITICO – La stabilità democratica dell’area è oramai regolare, anche dal punto di vista di elezioni libere e democratiche. Vi sono però alcune eccezioni rilevanti: la Moldova, dove è tornato al governo il partito comunista; l’Ucraina, dove le ultime elezioni hanno destato molta preoccupazione negli osservatori internazionali; la Bielorussia, la quale è in generale un Paese difficile da definire. Per quanto riguarda la Russia, il gigante di questa area, si è giunti ad una certa stabilità, anche se ancora oggi si guarda ad essa con una certa diffidenza.
11) NUOVI STATI FORMAZIONE INSTABILE – Per quanto riguarda questo parametro, emerge chiaramente una dicotomia tra Paesi appartenenti all’Unione Europea e Paesi non membri. Infatti, come già evidenziato in precedenza, bisogna verificare nel tempo la tenuta dei regimi politici, in particolare di Moldova ed Ucraina, mentre, per quanto riguarda la Bielorussia, si è ancora lontani dai canoni di stabilità politica e di democrazia cui ci riferiamo.
12) CORRUZIONE – Per quanto riguarda questo parametro la spaccatura è netta. I Paesi appartenenti all’Unione Europea, con l’eccezione della Romania, sembrano aver risolto qualsiasi problema, tralasciando ogni possibile devianza. Per quanto riguarda gli altri Stati il fenomeno è sicuramente fuori controllo, anche perché la corruzione è ancora un’abitudine fortemente radicata, per cui ci vorrà ancora del tempo prima di poterla sconfiggere. (info:ricerca23@libero.it)

Macro Regione Europa Orientale V

Parametri da 4 a 8
Dissocupazione, Sfruttamento di petrolio, oro e diamanti, Area geografica, Area Forestale
Fazioni etniche e religiose
4) DISOCCUPAZIONE – Con l’eccezione della Polonia, che, nell’ambito dell’Unione Europea, è sicuramente uno degli Stati maggiormente in crescita, tutti i Paesi dell’area sono caratterizzati da tassi di disoccupazione ancora troppo elevati; va comunque detto che negli ultimi anni l’abbassarsi dei tassi di disoccupazione tende ad essere costante.
5) SFRUTTAMENTO DI PETROLIO, ORO E DIAMANTI – Eccezion fatta per l’Ucraina, non emergono particolari squilibri per quanto concerne, in generale, lo sfruttamento delle risorse.
6) AREA GEOGRAFICA – In questo caso la parametrizzazione evidenzia uno squilibrio potenzialmente interessante, specialmente se i dati assoluti vengono confrontanti in relazione alla popolazione, al numero di abitanti per chilometro quadrato e alla crescita demografica.
7) AREA FORESTALE – Con l’esclusione della Bielorussia, della quale non è disponibile il dato, e della Moldova, tutti i Paesi interessati hanno un valore tendenzialmente positivo, il che apre al problema della tutela di questo patrimonio. È infatti noto che i processi di crescita economica sono spesso accompagnati da una mancanza di attenzione all’ambiente, dato che le priorità sono altre.
8) FAZIONI ETNICHE E RELIGIOSE – La parametrizzazione presenta un insieme di Paesi non problematici, anche se vi sono eccezioni importanti. La Russia in primis, che al suo interno ha parecchi problemi nel gestire le diverse minoranze, e la Romania, i cui problemi, legati soprattutto alla minoranza ungherese, sembrano però poter essere contenuti nel contesto dell’Unione Europea. Per quanto concerne la Moldova, infine, il valore negativo dipende dal conflitto con la cosiddetta Transnistria, anche se va sottolineato come non sia un conflitto propriamente etnico.

martedì 2 dicembre 2008

Macroregione Europa Orientale. IV Rifiugiati

3° Parametro. I Rifugiati
Analisi dei fattori di squilibrio della macroregione

RIFUGIATI
Da questo punto di vista, la macro area si dimostra assai eterogenea, il che sembra confermare quanto detto in precedenza. Non bisogna però dimenticare che alcuni di questi Paesi sono importanti nodi di transito per l’immigrazione clandestina e per la tratta degli esseri umani, come dimostra l’attenzione con cui lo United nations High Commissioner for Refugees (UNHCR) guarda alla zona. Per di più, dopo il crollo dell’Unione Sovietica, in molti di questi Paesi sono scoppiati conflitti interetnici, i quali hanno sicuramente determinato fenomeni di diaspora.(2006)

Macroregione Europa Orientale. III Paesi Limitrofi in conflitto

2° Parametro. Paesi limitrofi in conflitto
Analisi dei fattori di squilibrio della macro area

PAESI LIMITROFI IN CONFLITTO

Questo parametro sembra risentire della valutazione data al parametro “conflitti”. Infatti, se con l’accezione “conflitti” intendiamo, come sopraddetto, una guerra fra Stati, allora è vero che nessuno di questi Paesi ha, ai suoi confini, situazioni di questo tipo. Ma non si può neanche negare che l’area, specialmente nella zona del Mar Nero, sia caratterizzata da alcuni cosiddetti “frozen conflicts”, ad esempio in Moldova, Ucraina e Armenia. (2006)

Macro Regione Europa Orientale.II Conflitti

1° Parametro I Conflitti
Analisi dei fattori di squilibrio della macro area
CONFLITTI
Con l’eccezione della Russia, alla quale è stato assegnato un valore di parametrizzazione negativo, tutti i Paesi in analisi sono stati valutati positivamente. Questo rispecchia parzialmente la realtà, nel senso che nell’area, anche se formalmente pacifica, esistono alcuni conflitti interni, come il caso della Moldova con la Transnistria, o comunque forti tensioni, per esempio in Ucraina e Bielorussia. Va comunque sottolineato che nessuno degli Stati di questa macro area è coinvolto in conflitti nel senso di guerra fra Stati, il che avvalora la parametrizzazione positiva ricevuta.(2006)

I Macro Regione Europa Orientale. Articolazione

ARTICOLAZIONE
(2006)
REPUBBLICA CECA
UNGHERIA
SLOVACCHIA
POLONIA
RUSSIA
BIELORUSSIA
ROMANIA
UCRAINA
MOLDOVA

PAESE
AREA
POPOLAZIONE
REPUBBLICA CECA
78,866
10,235,455

UNGHERIA
93,030
9,981,334

SLOVACCHIA
48,845
5,439,448

POLONIA
312,685
38,536,869

RUSSIA
17,075,200
142,893,540

BIELORUSSIA
207,600
10,293,011

ROMANIA
237,500
22,303,552

UCRAINA
603,700
46,710,816

MOLDOVA
33,843
4,466,706