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Metodo di Ricerca ed analisi adottato

Medoto di ricerca ed analisi adottato
Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

lunedì 14 novembre 2011

Nucleare pro o contro

Il professor Franco Battaglia è sotto tiro per le sue posizioni a sostegno del nucleare.
Domani sabato 12 novembre 2011 sarà intervistato nel corso del programma “Tra calcio e realtà”
condotto in studio dalle ore 15.00 alle 18.00 su http://www.radiopowerstation.com/

da Norberto Nicolai

(Roma 11 novembre 2011) - Il Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare (Cirn) rende noto che domani 12 novembre 2011 nel corso del programma radiofonico “Tra Calcio e Realtà” dell’emittente romana Radio Power Station FM 100.500, sul web all’indirizzo http://www.radiopowerstation.com/, il conduttore Norberto Nicolai si collegherà in diretta telefonica con il professor Franco Battaglia, Docente all’Università di Modena ed editorialista del quotidiano “il Giornale”, per commentare con il diretto interessato e con il Segretario del Cirn ingegner Giorgio Prinzi, ospite in studio, le azioni di cui è stato oggetto per le sue posizioni favorevoli al rilancio in Italia del Nucleare e fortemente critiche nei confronti delle fonti da intemperie. Il collegamento è previsto tra le 15,45 e le 16,15 nel corso della trasmissione che va in onda, come tutti i sabati, dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

Si tornerà pertanto a parlare di nucleare, del suo rilancio appena la situazione politica contingente sarà stata superata, del paradosso del referendum in materia del 12 e 13 giugno che, avendo abrogato la sua abrogazione, ha giuridicamente reintrodotto confermato l’opzione nucleare, addirittura rendendo più spedita la prassi per la sua auspicata ripartenza. Un paradosso che non risolve il problema del consenso, ma che elimina ogni ostacolo giuridico al rilancio dell’opzione quando si riproporrà l’opportunità politica.

In questi giorni il nucleare è purtroppo tornato di attualità a seguito della pubblicazione (premere per scaricare il documento) del Rapporto della Iaea sul programma nucleare militare iraniano.

I rischi che la situazione di tensione conflittuale, creatasi a seguito della pubblicazione del rapporto Iaea, comporta per la stabilità dell’aerea e per la pace mondiale vengono illustrati in un ampio ed articolato servizio giornalistico (premere per scaricare l’articolo), con collegamenti a pregressa documentazione, in gran parte pubblicata su “Agenzia Radicale”, testata culturalmente ispirata ad una cultura che ripudia la violenza e l’uso della forza militare. Uno di questi documenti, ancora disponibili su internet, è un articolo a firma di Giorgio Prinzi ripreso nel novembre del 2005 dal sito della Resistenza Iraniana in esilio. All’epoca il politicamente corretto negava ogni risvolto militare del programma nucleare iraniano.

Altra materia, divenuta quanto mai attuale, su cui si richiama l’attenzione è quella Protocollo Aggiuntivo al Trattato di non Proliferazione, integrato da una normativa Europea, che ha di fatto introdotto l’obbligo della tracciabilità e del controllo sull’uso finale effettivo dei prodotti ad uso bivalente (Dual Use, nella definizione inglese), che possono venire indifferentemente usati sia per usi pacifici e persino umanitari, che per usi bellici devastanti, quali la realizzazione di armi di distruzione di massa. La relativa documentazione, dalla normativa internazionale e nazionale italiana sino alla modulistica per gli adempimenti, è scaricabile dal sito del Ministero per lo Sviluppo alla pagina web http://www.mincomes.it/dualuse/dualuse.htm.

La questione viene ampiamente trattata in un articolo (premere per scaricare il testo) che prende lo spunto da un convegno di approfondimento in materia svoltosi presso il Centro Enea della Casaccia. Meglio prevenire, evitando che materiale impiegabile per la produzione di ordigni di distruzione di massa venga in possesso di mani aggressive, che dovere poi fare uso della forza militare per difendersi da queste mani, magari da noi stessi armate.

Per intervenire in diretta su Radio Power Station comporre lo 06.3600.4073; per inviare un sms 338.17.70.400