Europa

Cerca nel blog

Metodo di Ricerca ed analisi adottato

Medoto di ricerca ed analisi adottato
Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

domenica 29 maggio 2011

BELGIO

Area : Area totale : 30528 km², 30278 terrestre, 250 di acqua.

Popolazione : 10403951 (fonte Cia Luglio 2008).

Scenario storico : Il paese è indipendente dai Paesi Bassi dal 1830. occupato della Germania durante le due guerre mondiale. Dopo la seconda guerra mondiale, la politica della neutralità venne abbandonata, e il Belgio entro nella NATO e nella Comunità Economica Europea. La storia del paese del XX secolo è sempre più dominate dalla crescente autonomia delle sue due comunità principali che ha in particolare provocato una riforma costituzionale nel 1993.

Aspetto :

• Geografia Fisica : il paese, poco esteso, può essere suddiviso in tre principali regioni fisiche : la piana costiera, situata a nord-ovest, la pianura centrale e la regione collinare delle Ardennes, che si estende a sud-est. La piana costiera è bassa e sabbiosa, caratterizzata localmente da dune di sabbia e polder (terreni sotto il livello del mare, strappati al mare e protetti tramite dighe. La pianura centrale non oltrepassa 100m di altitudine e è composta da fertili vallate, irrigate da corsi d’acqua e da canali artificiali. La regione delle Ardennes è relativamente accidentata, rocciosa, inadatta a un’agricoltura estensiva, caratterizzata da foresta, e ha una bassa densità abitativa. Il punto piu alto è ad 694m di altura. I principali fiumi belgi, Schelda, Mosa e Sambre sono navigabili e costituiscono importanti vie di comunicazione. Sono legate tra di loro da un sistema di canali. Il clima è di tipo atlantico. Le precipitazioni sono bene distribuite.

• Geografia Umana: Situato al confine tra l’Europa germanofona e l’area linguistica e culturale romanza. La parte settentrionale la popolazione è di lingua fiamminga (58% del totale), la parte meridionale francofona (32% della popolazione totale). La regione più popolata è quella fiamminga (6 120 000 ab.), con maggiore popolamento nella area costiera e urbana (Anversa, Gand Bruges...). Nella regione vallona risiede un terzo della popolazione (3 435 000 ab.). La concentrazione geografica è massima nella regione urbana di Bruxelles, l’agglomerato bruxellese supera il milione di abitanti, quasi un decimo della popolazione. La densità di popolazione del Belgio (342 ab/km²) è la terza piu elevata nell’Unione Europea. La struttura per età mostra una popolazione piuttosto interessata dal problema dell’invecchiamento, senza grande differenza regionali : la classe di età compresa tra i 15 e 65 anni rappresenta circa di 65% del totale, mentre quale dei giovani al di sotto dei 15 anni raggiunge 17.5% con tendenza a riduzione. La speranza di vita non mostra divari regionali significativi e si assestata a 76 anno per gli uomini e 82 per le donne. La popolazione Belga comporta un importante percentuale di residenti di origine straniera (9.8% - terzo più elevato di Europa). Il cattolicesimo è la religione principale (75-80%). Islam e Protestantesimo sono diffuse. La religione fu una causa della partizione con i Paesi Bassi.

• Geografia Economica: l’economia belga, nonostante alcune debolezza strutturali, è una delle più avanzate d’Europa. Il paese gode di una posizione geografica stretegica nell’area economicamente più dinamica del continente europeo e dispone di una efficiente rete di collegamenti marittimi, fluviali e terrestri, che rendono possibile un alto grado di integrazione economica con Paesi limitrofi. Tuttavia emergono significative divergenze regionali : la Vallonia ha sofferto della crisi del settore siderurgico e ha un livello di sviluppo inferiore, con maggiore tasso di disoccupazione. La Regione di Bruxelles è fortemente orientata verso il terziario avanzato, trae beneficio dall’UE. Le Fiandre sono l’area forte del paese, con una economia orientata all’esportazione.

La risorse tradizionale del belgio è il carbone, negli bassini del Haine-Sambre-mosa e delle Campine. Il primo non più sfruttato, il secondo conserva una modesta attività. Le miniere di gesso e di calcare rimangono significativi. Le risorse idriche sono concentrate nel meridione ma equilibratamente distribuite. La principale fonte di energia elettrica è nucleare (due terzi del fabbisogno nazionale – il restante è soddisfatto dalle centrale termoelettriche).

L’agricoltura è di tipo intensivo ma marginale nell’economia (1% del Pil, 2% della forza di lavoro). La regione la più interessata nell’attività è le Fiandre. Il posto di rilievo è l’orticultura. La principale voce del settore ‘ l’allevamento del bestiame.

La base industriale è ancora solida, nonostante la crisi siderurgica. Occupa 25% della popolazione attiva e contribuisce a 25% della formazione del Pil. I principali settori sono l’agroalimentare, la chimica, la metallurgia e la meccanica, la petrolchimica, l’elettronica e l’elettrotecnica. Anversa è il principale polo manufatturiero.

Il principale settore economico del Belgio è il terziario. La sua più importante branca è il commercio di macchinari, mezzi di trasporto, prodotti chimici e farmaceutici, pietre preziose e tessile. I maggiori partner sono paesi dell’Unione Europea. Bruxelles è l’area di maggiore concentrazione del terziario (relazione internazionali, assicurazione, banche, organizzazioni internazionali).

• Geografia Politica: Il Belgio, ufficialmente Regno del Belgio è uno stato dell’Europa occidentale che confina a nord con i Paesi Bassi, a est con la Germania e con il Lussemburgo, a sud e sud-est con la Francia e a nord-ovest si affaccia sul Mar del Nord. Il Belgio è diviso in tre regioni. Le Fiandre (di lingue fiamminga), la Vallonia (francofona) e la regione di Bruxelles, ufficialmente bilingue. Il Belgio è una monarchia parlamentare federale. Il potere legislativo è bicamerale. Il Belgio è stato tra i fondatori dell’Unione europea e la capitale Bruxelles è sede di varie istituzioni comunitarie. Le lingue olandese, francese e tedesco sono lingue ufficiali. Dal 1970 non esistono più partiti nazionali in Belgio ma solo partiti fiamminghi o valloni. Il panorama politico mostra un sistema duale. Ogni dei tre maggiori gruppi linguistici è chiamato comunità, che corrisponde a una suddivisione culturale amministrativa all’interno dello stato federale, accanto ad una ulteriore suddivisione della Federazione in tre Regioni. La comunità si occupa degli argomenti scolastici e culturali. La regioni organizzano la vita economica.


ANALISI DEI FATTORI DI SVILUPPO

1 Fattore storico: conflitti +4 : nessuno conflitto dopo 1945. Coinvolgimento nella decolonizzazione in Africa.

2 Paesi limitrofi in conflitto +4 : nessun paese limitrofo in conflitto dopo 1968. La classificazione di conflitto per la situazione in Francia nel 1968 del Centro per Systemic Peace pare eccessiva dal momento che non si è riportato nessuna morte.

3 Rifugiati (migliaia) +4 : nessuno rifugiato riportato dalla Cia

4 Disoccupazione (%) +4 : 7.5% (2007 est.). Fenomeno che comporta uno divario regionale.

5 Sfruttamento petr/oro/diam +4 : assenza di disponibilità notevole di petrolio oro e diamanti

6 Area geografica (migliaia Kmq) +4 : 30.530 Kmq

7 Area forestale (migliaia Kmq) +4 : 6.670 Kmq

8 Fazioni etniche/religiose 0 : nessuno gruppo a rischio di discriminazione riportato dalla University del Maryland. Argomento etnico legato a quello linguistico (fiammingo, francese, tedesco). Relazione tra fiamminghi e vallone puntualmente conflittuali.

9 Mov. Int. strati pop. (migliaia) +4 : nessuno movimento interno riportato dalla Cia

10 Regime Politico (-10 a +10) +4 : Regime completamente democratico. Monarchia parlamentare federale. Costituzione modificata nel 1993 in favore del federalismo per evitare la rottura tra comunità fiamminga e vallone.

11 Nuovi Stati formazione instabile +4 : nessuna instabilità. Indipendenza dal 1830.

12 Corruzione (1-10) +4 : 7.3

13 PNL pro-capite (US$) +4 : $32119

14 Crescita economica (%) 0 : 1.7. Questo valore relativamente basso sicuramente peggiorerà con la crisi economica internazionale.

15 Forza lavoro in agricoltura (%) +4 : 2%

16 Aiuto Estero (% PNL) +4 : Nessuno aiuto estero

17 HIV/AIDS (%) +4 : 0.3

18 Spesa militare (% PNL) +3 : 1.3% del Pil

19 Disastri Naturali +2 : inondazioni e tempeste.

20 Isolamento geografico +4 : posizione centrale e eccellente infrastrutture di trasporti (portuale, fluviale stradale e aeroportuale) che è uno punto di forza del paese.

21 Indice sviluppo umano +4 : 0.946

22 Popolazione (milioni) +3 : 10.4. (cf geografia umana)

23 Crescita demografica (%) +3 : 0.2%

la politica Belga è profondamente legata alle sue appartenenze alla NATO e all’Unione Europea. La presenza di una forte migrazione e la rivalità tradizionale tra le tre componente linguistiche del paese danno un peso politico notevole ai movimenti fiamminghi in favore di una maggiore autonomia. Il passato coloniale del Belgio, in particolare nel Congo le fa giocare un ruolo nella regione dei grandi laghi in assenza di ambizione economiche o geopolitiche che ha superato le conseguenze negative del coinvolgimento nelle crisi passate in Ruanda e Zaire.

BIBLIOGRAFIA

Human Development Report 2005 (UNDP)

Center for Systemic Peace

The World Factbook – CIA

The world Bank

University of Maryland’s Center for International Development & Conflict Management

Transparency International Corruption Perceptions Index 2005

Banca Mondiale

United Nations Conference on Trade and Development

Enciclopedia Microsoft ENCARTA 2008

Enciclopedia Wikipedia

L’année stratégique 2009 – Ed Dalloz

Reviste Limes / Géopolitique / La Revue Internationale et Stratégique.

Atlas du Monde Global – Boniface Védrine – Armand Colin

venerdì 27 maggio 2011

Il Dossier 2010 sull’Immigrazione
Michele Simone S.I.

Materiale di Approfondimento

Articolo

La cronaca riprende alcuni fondamentali dati presentati dal Dossier Caritas –Migrantes, giunto alla sua ventesima edizione. Sono 4.919.000gli immigrati residenti in Italia: il 35% nel Nord ovest, il 26,6% nel Nord est, il 25,3 nel Centro, il 9,3% nel Sud, ed il3,8% nelle Isole. Il Dossier mette in evidenza il fatto che gli immigrati versano nelle casse pubbliche più di quanto ricevono come fruitori di prestazioni; fra l’altro hanno contribuito al risanamento del Bilancio dell’INPS. Infine rifiuta, sulla base dei dati, l’equiparazione tra immigrazione e criminalità fatta da molti italiani, non foss’altro perché gli immigrati si rilevano ogni giorno di più indispensabili al funzionamento del Paese.

Articolo. La Civiltà Cattolica, Anno 161 2010 I 497-503, quaderno 3851 4 dicembre 2010
Sito web. www.laciviltàcattolica.it; e mail civcatt@laciviltàcattolica.it

venerdì 20 maggio 2011

Incontri con la Polonia a Roma

INTERVENTO DI MAREK BUDZYNSKI

giovedì 26 maggio 2011, ore 14.30

Auditorium Goethe-Institut Rom, Via Savoia, 15 - Roma

ingresso libero

Giovedì 26 maggio, ore 14.30 all'Auditorium Goethe-Institut Rom, in Via Savoia 15, si terrà il convegno internazionale: "Cities, Spaces, Libraries. Tendenze architettoniche", con la partecipazione del prof. Marek Budzynski, architetto della Biblioteca Universitaria di Varsavia. [info]



INAUGURAZIONE CORSO POLONIA 2011

giovedì 26 maggio 2011, ore 19.00

Istituto Polacco di Roma, Via Vittoria Colonna, 1 - Roma

ingresso libero



E’ una tradizione, ormai, inaugurare il Festival Corso Polonia con un evento multietnico. L’anno scorso l’apertura della rassegna è stata dedicata alla presenza della comunità polacca ad Haiti, quest’anno inauguriamo il Festival con una serata Rom. In programma: mostra fotografica di Maria Stefanek e il concerto del gruppo Caci Vorba. [info]





Istituto Polacco di Roma - Via Vittoria Colonna, 1 - Roma

tel. 06 36 000 723 / fax 06 36 000 721

www.istitutopolacco.it

giovedì 19 maggio 2011

Italia


Declino Demografico e immigrazione in Italia

Gianpaolo Salvini S.I.

La cronaca , raprendo la tesi di due demografi, espone il tema del calo della natalità in Italia, accompagnato da una rapida immigrazione dall’estero proveniente in particolare dai Paesi poveri. Questa è l’unica in grado di mantenere l’equilibrio della popolazione in Italia, almeno per qualche decennio. E’ perciò necessario predisporre le norme opportune a aiutare il cambio di mentalità necessario per accogliere questi stranieri, destinati ad essere i nuovi italiani, senza i quali attualemtne il nostro paese non ha futuro. Infatti il drastico e inarrestabile calo demografico ha sempre accompagnato le epoche di declino della varie civiltà

Articolo La Civiltà Cattolica, Anno 161 2010 IV 71-81, quaderno 3847, 2 ottobre 2010

Sito web. www.laciviltàcattolica.it; e mail civcat@laciviltàcattolica.it