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Metodo di Ricerca ed analisi adottato

Medoto di ricerca ed analisi adottato
Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

venerdì 31 maggio 2013

Nuove opportunità peer la Serbia grazie all'appoggio Russo


Il 24 maggio, durante un incontro a Soci, sul Mar Nero, tra il presidente russo, Vladimir Putin e quello serbo, Tomislav Nikolić, è stato firmato un nuovo accordo di partenariato strategico volto, in particolare, a intensificare gli scambi economici e commerciali e l’afflusso di investimenti russi in Serbia.
Putin ha precisato che i progetti congiunti e gli investimenti russi avranno particolare rilievo nel settore energetico: Mosca finanzierà interamente la sezione serba di South Stream, un progetto volto alla costruzione di un nuovo gasdotto che porterà direttamente il gas russo in Europa.
Come puntualizzato da Putin, i lavori cominceranno alla fine di quest’anno e la spesa prevista per tale progetto è di un miliardo e settecento milioni di euro.
Tomislav Nikolić ha parlato di un gran giorno per la Serbia che apre nuove possibilità di sfruttamento delle enormi potenzialità dei due Paesi, legati da una storica amicizia che negli ultimi anni aveva subito fasi di discontinuità.

(Dott.ssa Maurizia  Sii Onesto)

sabato 25 maggio 2013

Svezia. demografia. Note a margine

      La crescita demografica in Svezia (viaggio studio in Svezia, 6-13 giugno   2010).
Il presente post intende fornire gli elementi essenziali di informazione sull’argomento di cui al titolo, analizzando l’evoluzione demografica della popolazione alla luce dei principali fattori di influenza (sociali, politici, economici e storici), degli elementi informativi acquisiti (presso l’Ambasciata d’Italia in Svezia e il Museo Armé di Stoccolma) e dei dati statistici disponibili.
La popolazione svedese conta circa 9,4 milioni di abitanti. Di questi, il 16% (un milione e mezzo circa) ha uno o entrambi i genitori di origine straniera, come conseguenza delle varie immigrazioni avutesi in questo Paese, prima in termini di forza lavoro, e successivamente per aver dato asilo e offerto ospitalità a molte popolazioni in difficoltà appartenenti a diverse aree del globo (in fuga dai rispettivi Paesi a causa della guerra o per essere perseguitate per motivi etnici, politici e/o religiosi). L’Ambasciatore Italiano in Svezia, Dott. Angelo Persiani, ha affermato che ben oltre il 10% della popolazione è immigrata in questo Paese solo nell’ultimo decennio (in occasione della visita del giorno 7 giugno u.s.). La Svezia offre asilo a rifugiati politici da sempre e risulta particolarmente attenta ai problemi sociali, etnici ed economici di Paesi come la ex-Yugoslavia, la Somalia, l’Iraq, la Turchia, la Russia e l’Iran. In Svezia esistono due minoranze etniche: le popolazioni finlandesi del nord-est, chiamate Finlandssvensk (circa 30.000 abitanti) ed il popolo Sami della Lapponia svedese (circa 20.000 persone in Svezia; 60.000 ai confini tra Norvegia, Finlandia e Russia).
Fino al XIX secolo la Svezia era uno dei paesi più poveri d'Europa. In seguito, lo sviluppo dei trasporti permise un intenso sfruttamento delle sue risorse naturali (legname e ferro), fattore che portò ad un vigoroso e rapido sviluppo economico. Un elevato livello di istruzione e le liberalizzazioni economiche contribuirono, alla fine dell'Ottocento, all'affermarsi di un'avanzata industria manifatturiera. I primi decenni del XX secolo furono caratterizzati dall'affermarsi dello stato assistenziale (welfare state), che permise una crescita demografica tra le più elevate d’Europa.
Statistiche demografiche, disponibili solo a partire dal 1749, rivelano che il cambiamento demografico in Svezia è stato caratterizzato da quattro fasi storiche: 
a.     The Early PeriodThe population in 1750 totaled 1.7 million people, who suffered from repeated infectious diseases such as whooping cough, smallpox, measles, and related infectionsLa popolazione nel 1750 ammontava a circa 1,8 milioni di persone. The country was subject to periodic famine and the infant mortality was high. Birth rates exceeded forty per thousand, but death rates were equally high. Il paese era soggetto a periodiche carestie e la mortalità infantile era alta a causa della elevata presenza di malattie infettive come la pertosse, vaiolo, morbillo e infezioni correlate. Sweden in 1750 was typical of agricultural countries in Europe.The population was chiefly engaged in farming in a society characterized by a rigid, hierarchical class system. La popolazione era principalmente impegnata nel settore agricolo in una società caratterizzata da un sistema rigido e gerarchico.The income of the majority of the population was low, approximating that of less industrialized countries today. La popolazione  ricca aveva una aspettativa di vita poco diversa da quella delle masse. The average life expectancy for men was only 34.2 years, and that for women was 37.6. La speranza di vita media per gli uomini era pari a 34,2 anni e per le donne di 37,6 anni. Il tasso di natalità superava il quaranta per mille, ma quello di mortalità risultava comunque elevato (circa 31 per mille).
b.     Sweden began the transition to stage two of the demographic transition in the period 1750-1850.Nel periodo 1750-1850 la popolazione raddoppia portandosi a quasi 3,5 milioni di abitanti. The life expectancy for Swedish men had increased to over 39 and to over 43 for women by 1850. All’inizio del XIX secolo l'aspettativa di vita per gli uomini svedesi era aumentata ad oltre 39 anni e a 43 anni per le donne. During the same period the population doubled to nearly 3.5 million.
c.     Tra il 1850 e il 1940 la popolazione passa da 3,5 a 6,4 milioni di abitanti.Advances in medicine after 1850 (including vaccination against smallpox and antiseptic and hygienic conditions in hospitals) combined with improved sanitation and sewage systems to decrease the death rate precipitously. I progressi in medicina dopo il 1850 (compresa la vaccinazione contro il vaiolo e le migliorate condizioni igieniche negli ospedali) in combinazione con servizi igienici adeguati e la disponibilità di sistemi fognari controllati concorrono a diminuire l’elevato tasso di mortalità (soprattutto infantile).  Increased life expectancy led to a population boom that aroused fears of overpopulation in Sweden because the rapid population growth placed tremendous pressure on the agrarian society, resulting in the emigration of 20 percent of the total population (mostly to the United States).La maggiore aspettativa di vita determina una rapida crescita della popolazione e a seguito della rigida riforma agraria approvata da governo, ben il 20 per cento della popolazione totale decide di emigrare (per lo più verso gli Stati Uniti). Attitudes toward population increase had changed by 1930, and birth rates declined, while average life expectancy improved. Life was still difficult for many, with unsanitary and crowded housing and inadequate hygienic conditions for the poor. Contrasts between the wealthy and the poor were reflected in birth and death rates and life expectancy. Infant mortality rates ranged from forty-nine per thousand births in low-income families to only fourteen per thousand in high-income families. La vita è ancora difficile per la maggior parte della popolazione. Le abitazioni sono insalubri e le condizioni igieniche restano precarie nei quartieri più poveri delle città. I contrasti tra i ricchi e i poveri si riflettono nei tassi di natalità e nella speranza di vita alla nascita (tasso di mortalità infantile varia nel periodo in esame dal 40 per mille per i nati in famiglie a basso reddito al 14 per mille per le famiglie a reddito elevato). Nel periodo 1920-1940 Sweden introduced some forms of government social security programs between 1930 and 1940 including national health insurance, employer medical insurance, maternity welfare, housing allowances, nursery schools, children's health services, free school meals, and information on nutrition and health.vengono introdotte dal governo alcune riforme sociali e mirati programmi di assistenza, sicurezza e protezione della popolazione (come l'assicurazione sanitaria nazionale, gli assegni familiari, la  maternità per le donne lavoratrici, l’indennità di alloggio, le scuole materne, servizi sanitari per i bambini, pasti scolastici gratuiti e informazioni su nutrizione e salute) e The population of Sweden grew to 6.4 million by 1940.la popolazione della Svezia passa a 6,4 milioni di abitanti nel 1940.
d.     The Present Population Situation in SwedenTra il 1940 e il 2000 laSweden's population increased from 6.4 million to 8.3 million between 1940 and 1985. popolazione della Svezia cresce da 6.4 a oltre 9 milioni. The trends begun during the earlier part of the twentieth century led to decreasing growth rates, making immigration responsible for a significant proportion of the population increase from 1940 to 1985. Negli ultimi dieci anni il tasso di fecondità è continuato a diminuire e oggi la Svezia detiene un tasso di crescita appena superiore allo zero. The survey revealed that almost all women considered having children one of the meaningful things in life, but the problems presented by children in Sweden's industrial society indicate that family size will continue to decrease.L'aspettativa di vita in Svezia è uno dei più alti al mondo (75,8 anni), e il tasso di mortalità infantile (4 per mille) è anch’esso tra i più bassi.

In conclusione, la Svezia ha ovunque una bassa densità di popolazione che si concentra nelle principali aree metropolitane. Per il resto, il paese è caratterizzato da foreste e montagne. Sono tutt'ora in corso movimenti migratori dalle regioni settentrionali verso la parte meridionale del paese e le principali città. I miglioramenti sanitari hanno causato un importante invecchiamento della popolazione: gli ultra-60enni sono il 22,6% della popolazione generale. La politica economica e sociale seguita dalla Svezia nel 1900 si è differenziata in modo netto da quelle degli altri paesi europei, tanto che è divenuto di uso comune parlare di modello svedese. Si può dire che questo modello si propone di ridurre quanto più possibile le disuguaglianze sociali, fornendo assistenza e servizi a tutti i cittadini. La popolazione svedese si concentra principalmente nelle città di Stoccolma (1 milione di abitanti circa), Göteborg (490.000 ab.), Malmo (271.000 ab.), Uppsala (180.000) e altri dodici centri urbani con una popolazione di oltre 100.000 abitanti (l’area baltica lungo le coste, le zone interne, come la regione Norrland, presentano invece una bassa densità abitativa).
Il dato interessante è che quando politiche familiari efficienti vengono messe in atto, l’indice demografico cresce in tempi rapidi (esiste dunque una relazione diretta tra sicurezza sociale e crescita demografica). E per politiche familiari si intendono non solo  gli aiuti fiscali messi in atto dal governo, ma soprattutto la realizzazione di asili nido, strutture educative pubbliche per ogni ordine e grado (con forme di finanziamento avanzate dell’istruzione universitaria), servizi e assistenza per le famiglie e per l’infanzia. Grazie a queste politiche sociali mirate, come ha osservato il 1° consigliere aggiunto presso l’ambasciata italiana a Stoccolma, Dott. Stefano Zanini, oggi la Svezia è ai primi posti nella classifica di fecondità europea e il tasso di crescita della popolazione è stato nel 2010 tra i più alti in Europa, pari allo 0,16 % (mentre quello italiano è risultato negativo, pari a – 0,075 %).
Come ha avuto modo di sottolineare l’Ambasciatore Italiano in Svezia, Dott. Angelo Persiani, la Svezia investe ogni anno in ricerca e sviluppo (R&S) circa il 4% della ricchezza che produce (PIL). Il paese scandinavo investe dunque in conoscenza (la somma degli investimenti in R&S, alta educazione e software) una parte elevata del proprio PIL. Solo gli Stati Uniti e Israele, al mondo, investono di più in termini relativi. Gli effetti economici di queste performance sono evidenti: la Svezia è tra i paesi di testa sia nelle classifiche che misurano la quantità di ricchezza (PIL procapite), sia nelle classifiche (Indice di Sviluppo Umano) che misurano la qualità della vita.
Il Direttore dello Swedish Defence Material Administration (FMV), Generale di Brigata Bengt Axelsson, ha precisato che il motivo di questi investimenti è dovuto ad una precisa strategia di questa nazione: dopo la seconda guerra mondiale il paese ha deciso che la conoscenza e, in particolare, la conoscenza scientifica dovevano costituire la leva per lo sviluppo economico, sociale, civile della nazione. Esiste una vasta letteratura che correla la crescita della ricchezza, la qualità della vita e gli investimenti in ricerca e sviluppo. La Svezia è, dunque, alla testa dei paesi che corrono per entrare nell’"era della conoscenza". E non intende rallentare. Anzi, la recente crisi finanziaria ed economica ha indotto Stoccolma ad accelerare ulteriormente. A fine agosto il governo ha deciso nuovi investimenti aggiuntivi per il quadriennio 2009-2012 di circa 1,5 miliardi di euro destinati alla ricerca nelle università pubbliche. Il più alto incremento in spese per R&S mai realizzato in Svezia.
Nella classifica che misura la quantità di ricchezza per abitante, la Svezia risulta ottava al mondo, con oltre 53.000 euro pro-capite nel 2009. Nella medesima classifica l’Italia risulta ventesima, con 39.700 euro pro-capite.
Le politiche di immigrazione sono dunque tra le più avanzate in Europa, soprattutto per l’efficace sistema di integrazione e per gli elevati standard del sistema sociale e assistenziale (lo stato sociale è tra i più avanzati al mondo) offerto anche alla  popolazione immigrata (casa, assistenza sanitaria, assegni familiari, aiuti economici per i figli in età scolare, etc.).
 (Stoccolma 11 giugno 2010)


mercoledì 15 maggio 2013

Slovenia


La Slovenia ha ridotto le spese militari, rispetto al bilancio dell’anno scorso di un quinto. Questa decisione rientra nella politica di tagli e misure di austerità che in questi giorni si stanno discutendo al Parlamento di Lubiana.
Le spese militari previste per quest’anno sono di 393 milioni di euro, il 21% in meno rispetto al 2011, ovvero 1,21% del Pil nazionale, sensibilmente sotto la soglia del 2% fissata dalla Nato per i suoi Paesi membri.

martedì 14 maggio 2013

mercoledì 8 maggio 2013

Federico De Renzi: intervento sui Proto-Bulgari in Italia


AD 568. CIVIDALE PRIMO DUCATO Manifestazione sull'Età Longobarda Cividale del Friuli (Ud), 11-12 maggio 2013



Un tuffo nel Medioevo, in pieno VI secolo, con campo storico, attività ludico-rievocative e didattiche, eventi spettacolari e un grande convegno di approfondimento. Protagonisti assoluti i Longobardi nello scenario di Cividale del Friuli (Ud), capitale del primo ducato di un regno, quello longobardo appunto, destinato a lasciare – nonostante sia durato solo due secoli, dal 568 al 774 - un'impronta indelebile nella storia e nell'identità friulana e italiana. L'evento è di grande attualità e importanza considerando che il recente ingresso nella lista del Patrimonio Universale dell'Umanità Unesco del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del Potere (568-774 d.C.)”, che comprende sette siti in tutta Italia, uno dei quali è proprio Cividale del Friuli con il Tempietto Longobardo, i resti del Complesso Episcopale rinnovato da Callisto e il Museo Archeologico Nazionale che espone i corredi delle necropoli longobarde locali.
Anno Domini 568. Cividale Primo Ducato” - questo il titolo della manifestazione storico-rievocativa – si terrà l'11 e il 12 maggio nel cuore dell'antico borgo, nella suggestiva cornice del Chiostro di San Francesco e del Belvedere sul Natisone, nei pressi del Ponte del Diavolo. Mentre nelle sale del Chiostro docenti universitari e studiosi da tutta Italia tratteranno i vari aspetti della civiltà longobarda e del suo impatto sul territorio, al Belvedere sarà allestito un grande campo storico con scene di vita quotidiana e artigianato per immergersi nell'atmosfera dell'epoca.
Aggirandosi tra le tende dell'accampamento, animate dai rievocatori dei gruppi storici La Fara e Fortebraccio Veregrense – che da anni collaborano attivamente con enti pubblici, musei e istituzioni in tutto il Paese -, una ventina di figuranti in abiti ricostruiti filologicamente nei minimi dettagli mostreranno al pubblico le occupazioni della giornata, le attività artigianali, l'abbigliamento tipico delle donne e del guerriero. Si vedranno all'opera fabbri e artigiani alle prese con attività di forgia di armi e oggetti, tessitura, cucina e creazione di bellissimi manufatti. Valorosi guerrieri daranno prova della loro abilità nel lancio della scure, nel tiro con l'arco e sfidandosi a duello con stage aperti anche al pubblico. Durante i due giorni un esperto accompagnerà i visitatori all'interno dei campo in una “visita guidata” nella Storia. La sera infine sarà possibile inoltre ascoltare le antiche leggende delle origini dei Longobardi comodamente seduti attorno al fuoco a pochi passi dal Natisone.
In programma – per quanto riguarda la parte rievocativa - anche eventi altamente spettacolari come la nomina, da parte di re Alboino, di Gisulfo a primo duca di Cividale, l'Ordalia – ossia il combattimento tra due guerrieri, col vincitore decretato dal “giudizio di Dio” secondo la tradizione germanica – e la rappresentazione di un tipico rito funebre longobardo.
Per quanto concerne invece la parte scientifica, che si svolgerà nella sala conferenze di San Francesco, sono previsti due giorni intensi di lavori che apriranno sabato 11 maggio alle ore 10. Dopo l'intervento delle Autorità, inizieranno le relazioni degli studiosi. La dott.ssa Elena Percivaldi (storica e scrittrice) parlerà de “I Longobardi tra storiografia e mito”, il dott.Fabio Pagano (Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli) farà un resoconto de “Le recenti acquisizioni cividalesi: la necropoli Ferrovia” infine il prof. Maurizio Buora (Società Friulana d'Archeologia) tratterà il tema “Aquileia nel 568 d.C.”. Dopo la pausa pranzo, si ricomincia alle 15 con il dott. Franco Fornasaro (medico e scrittore) sugli “Elementi di tradizione orale nelle cure mediche delle donne longobarde”; a seguire il dott. Paolo Galloni (storico e scrittore) su “La memoria dei Longobardi” e il prof. Marco Valenti (Università di Siena) con “VI-IX secolo: modelli insediativi nelle campagne dell'Italia centro-settentrionale”.
Domenica 12 maggio il convegno sarà aperto alle 10.30 dalla dott.ssa Antonella Pizzolongo (docente e artigiana) sul tema “Fili d'oro; dalle tracce tessili longobarde alla ricostruzione dei tessuti”; a seguire l'intervento della dott.ssa Angela Borzacconi (archeologa) su “La città di Cividale in età longobarda”. La mattinata di studio si chiuderà con la proiezione del video “Terre e genti del Patriarcato di Aquileia, Missione Europa”. I lavori riprenderanno alle 15 con gli interventi della prof.ssa Chiara Magrini (Università di Trieste) su “L'edilizia abitativa nei contesti urbani del ducato del Friuli” e del dott. Federico De Renzi (turcologo e islamista) sul “Tumuli o Kurgan? I Protobulgari nell'Italia longobarda e bizantina (VII-VIII sec. d.C.). Chiuderà il convegno il prof. Vasco La Salvia (Università di Chieti) con “La diffusione della staffa nell'area merovingia orientale: il contributo di Avari e Longobardi”.
La manifestazione “AD 568. Cividale Primo Ducato” è organizzata da Associazione La Fara, Gruppo Popolani di Cividale, Gruppo Storico Fortebraccio Veregrense e Perceval Archeostoria con la coordinazione scientifica della dott.ssa Elena Percivaldi – già direttore scientifico del “Luglio Longobardo” di Nocera Umbra (Pg) - , in collaborazione con Gabriele Zorzi e Gianluigi Sinuello, e si avvale del Patrocinio istituzionale di Comune di Cividale, Provincia di Udine, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, FriuLIVEneziaGiulia Turismo, e culturale di mensile “Medioevo”Associazione Culturale Italia Medievale, Società Friulana d'Archeologia, CTG e Longobardia Regione Virtuale Europea, e della partecipazione delMuseo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli.

Durante la manifestazione sarà possibile acquistare libri, materiali, manufatti e pubblicazioni sul tema. Sono inoltre previsti sconti e convenzioni con alberghi e servizi di ristorazione per chi partecipa. Per informazioni, si possono contattare gli organizzatori scrivendo a infoad568@lafara.eu, telefonando al numero 3283119698 oppure visitando il sitohttp://ad568.jimdo.com.
SCHEDA TECNICA EVENTO

AD 568. CIVIDALE PRIMO DUCATO
Manifestazione storico-rievocativa sull'Età Longobarda
Cividale del Friuli (Ud), 11-12 maggio 2013

Convegno: presso il Chiostro di San Francesco, Piazza San Francesco 1
Campo storico: Belvedere sul Natisone, presso il Ponte del Diavolo
Organizzazione:
Associazione La Fara
Gruppo Popolani di Cividale
Gruppo Storico Fortebraccio Veregrense
Perceval Archeostoria
con la partecipazione del Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli
Coordinatore scientifico:
Dott.ssa Elena Percivaldi
Coordinatori organizzativi:
Gabriele Zorzi e Gianluigi Sinuello
Col patrocinio di:
Comune di Cividale
Provincia di Udine
FriuLIVEneziaGiulia
Medioevo
Associazione Culturale Italia Medievale
Associazione Longobardia
Ctg Centro Turistico Giovanile
Società Friulana d'Archeologia
Informazioni di contatto
Tel. 3283119698

lunedì 6 maggio 2013

Albania e Kosovo


l 9 gennaio 2013, presso la Commissione elettorale albanese, è stata depositata una richiesta di referendum per unire l’Albania con il Kosovo.
L’iniziativa è partita da Alleanza rossonera, partito nazionalista avente come obiettivo l’unificazione di tutti i territori balcanici abitati da albanesi; il leader del partito, Spahiu, ha infatti ribadito l’importanza, per gli “Stati albanesi” di entrare in Ue come una federazione che non vuole cambiare i confini ma solo abbatterli.
Reazione immediata da parte dell’ambasciatore greco Rokanas che, paragonando l’estremismo nazionalista di Alleanza rossonera con quello di Alba dorata in Grecia, ha dissuaso l’Europa dal prestare attenzione all’estremismo di due Stati dall’esiguo peso politico e sociale.
(Dott.ssa Maurizia Sii Onesto)