La
crescita demografica in Svezia (viaggio studio in Svezia, 6-13 giugno 2010).
Il presente post intende fornire
gli elementi essenziali di informazione sull’argomento di cui al titolo, analizzando
l’evoluzione demografica della popolazione alla luce dei principali fattori di
influenza (sociali, politici, economici e storici), degli elementi informativi
acquisiti (presso l’Ambasciata d’Italia in Svezia e il Museo Armé di Stoccolma)
e dei dati statistici disponibili.
La popolazione svedese conta circa 9,4 milioni di abitanti. Di questi, il
16% (un milione e mezzo circa) ha uno o entrambi i genitori di origine
straniera, come conseguenza delle varie immigrazioni avutesi in questo Paese,
prima in termini di forza lavoro, e successivamente per aver dato asilo e
offerto ospitalità a molte popolazioni in difficoltà appartenenti a diverse
aree del globo (in fuga dai rispettivi Paesi a causa della guerra o per essere
perseguitate per motivi etnici, politici e/o religiosi). L’Ambasciatore
Italiano in Svezia, Dott. Angelo Persiani, ha affermato che ben oltre il 10%
della popolazione è immigrata in questo Paese solo nell’ultimo decennio (in
occasione della visita del giorno 7 giugno u.s.). La Svezia offre asilo a
rifugiati politici da sempre e risulta particolarmente attenta ai problemi
sociali, etnici ed economici di Paesi come la ex-Yugoslavia, la Somalia, l’Iraq, la Turchia, la Russia e l’Iran. In Svezia esistono due minoranze etniche: le
popolazioni finlandesi del nord-est, chiamate Finlandssvensk (circa 30.000 abitanti) ed il popolo Sami della
Lapponia svedese (circa 20.000 persone in Svezia; 60.000 ai confini tra
Norvegia, Finlandia e Russia).
Fino al XIX secolo la Svezia era uno
dei paesi più poveri d'Europa. In seguito, lo sviluppo dei trasporti permise un
intenso sfruttamento delle sue risorse naturali (legname e ferro), fattore che
portò ad un vigoroso e rapido sviluppo economico. Un elevato livello di
istruzione e le liberalizzazioni economiche contribuirono, alla fine
dell'Ottocento, all'affermarsi di un'avanzata industria manifatturiera. I primi
decenni del XX
secolo
furono caratterizzati dall'affermarsi dello stato assistenziale (welfare state), che permise una
crescita demografica tra le più elevate d’Europa.
Statistiche
demografiche, disponibili solo a partire dal 1749, rivelano che il cambiamento
demografico in Svezia è stato caratterizzato da quattro fasi storiche:
a. The Early
PeriodThe population in 1750 totaled 1.7 million people, who suffered from
repeated infectious diseases such as whooping cough, smallpox, measles, and
related infectionsLa
popolazione nel 1750 ammontava a circa 1,8 milioni di persone. The country was subject to periodic famine and the
infant mortality was high. Birth rates exceeded forty per thousand, but death
rates were equally high. Il paese era soggetto a periodiche carestie e
la mortalità infantile era alta a causa della elevata presenza di malattie
infettive come la pertosse, vaiolo, morbillo e infezioni correlate. Sweden in 1750 was typical of agricultural countries in
Europe.The population was chiefly engaged in farming in a society characterized
by a rigid, hierarchical class system. La popolazione era principalmente
impegnata nel settore agricolo in una società caratterizzata da un sistema
rigido e gerarchico.The income of the majority of
the population was low, approximating that of less industrialized countries
today. La popolazione ricca aveva
una aspettativa di vita poco diversa da quella delle masse. The average life expectancy for men was only 34.2 years,
and that for women was 37.6. La speranza di vita media per gli uomini
era pari a 34,2 anni e per le donne di 37,6 anni. Il tasso di natalità superava
il quaranta per mille, ma quello di mortalità risultava comunque elevato (circa
31 per mille).
b. Sweden
began the transition to stage two of the demographic transition in the period
1750-1850.Nel
periodo 1750-1850 la popolazione raddoppia portandosi a quasi 3,5 milioni di
abitanti. The life expectancy for Swedish men had
increased to over 39 and to over 43 for women by 1850. All’inizio del
XIX secolo l'aspettativa di vita per gli uomini svedesi era aumentata ad oltre
39 anni e a 43 anni per le donne. During the same
period the population doubled to nearly 3.5 million.
c. Tra il 1850 e il 1940 la popolazione
passa da 3,5 a 6,4 milioni di abitanti.Advances in
medicine after 1850 (including vaccination against smallpox and antiseptic and
hygienic conditions in hospitals) combined with improved sanitation and sewage
systems to decrease the death rate precipitously. I progressi in
medicina dopo il 1850 (compresa la vaccinazione contro il vaiolo e le
migliorate condizioni igieniche negli ospedali) in combinazione con servizi
igienici adeguati e la disponibilità di sistemi fognari controllati concorrono
a diminuire l’elevato tasso di mortalità (soprattutto infantile). Increased life
expectancy led to a population boom that aroused fears of overpopulation in
Sweden because the rapid population growth placed tremendous pressure on the
agrarian society, resulting in the emigration of 20 percent of the total
population (mostly to the United States).La maggiore aspettativa di vita
determina una rapida crescita della popolazione e a seguito della rigida
riforma agraria approvata da governo, ben il 20 per cento della popolazione
totale decide di emigrare (per lo più verso gli Stati Uniti). Attitudes toward population increase had changed by
1930, and birth rates declined, while average life expectancy improved. Life
was still difficult for many, with unsanitary and crowded housing and
inadequate hygienic conditions for the poor. Contrasts between the wealthy and
the poor were reflected in birth and death rates and life expectancy. Infant
mortality rates ranged from forty-nine per thousand births in low-income
families to only fourteen per thousand in high-income families. La vita
è ancora difficile per la maggior parte della popolazione. Le abitazioni sono
insalubri e le condizioni igieniche restano precarie nei quartieri più poveri
delle città. I contrasti tra i ricchi e i poveri si riflettono nei tassi di
natalità e nella speranza di vita alla nascita (tasso di mortalità infantile
varia nel periodo in esame dal 40 per mille per i nati in famiglie a basso
reddito al 14 per mille per le famiglie a reddito elevato). Nel periodo
1920-1940 Sweden introduced some forms of
government social security programs between 1930 and 1940 including national
health insurance, employer medical insurance, maternity welfare, housing
allowances, nursery schools, children's health services, free school meals, and
information on nutrition and health.vengono introdotte dal governo alcune
riforme sociali e mirati programmi di assistenza, sicurezza e protezione della
popolazione (come l'assicurazione sanitaria nazionale, gli assegni familiari,
la maternità per le donne lavoratrici,
l’indennità di alloggio, le scuole materne, servizi sanitari per i bambini,
pasti scolastici gratuiti e informazioni su nutrizione e salute) e The population of Sweden grew to 6.4 million by 1940.la popolazione
della Svezia passa a 6,4 milioni di abitanti nel 1940.
d. The
Present Population Situation in SwedenTra il 1940 e il 2000 laSweden's
population increased from 6.4 million to 8.3 million between 1940 and 1985.
popolazione della Svezia cresce da 6.4 a oltre 9 milioni. The trends begun during the earlier part of the
twentieth century led to decreasing growth rates, making immigration
responsible for a significant proportion of the population increase from 1940
to 1985. Negli ultimi dieci anni il tasso di fecondità è continuato a
diminuire e oggi la Svezia detiene un tasso di crescita appena superiore allo
zero. The survey revealed that almost all women
considered having children one of the meaningful things in life, but the
problems presented by children in Sweden's industrial society indicate that
family size will continue to decrease.L'aspettativa di vita in Svezia è
uno dei più alti al mondo (75,8 anni), e il tasso di mortalità infantile (4 per
mille) è anch’esso tra i più bassi.
In conclusione, la Svezia ha
ovunque una bassa densità di popolazione che si concentra nelle principali aree
metropolitane. Per il resto, il paese è caratterizzato da foreste e montagne.
Sono tutt'ora in corso movimenti migratori dalle regioni settentrionali verso
la parte meridionale del paese e le principali città. I miglioramenti sanitari
hanno causato un importante invecchiamento della popolazione: gli ultra-60enni
sono il 22,6% della popolazione generale. La politica economica e sociale
seguita dalla Svezia nel 1900 si è differenziata in modo netto da quelle degli
altri paesi europei, tanto che è divenuto di uso comune parlare di modello
svedese. Si può dire che questo modello si propone di ridurre quanto più
possibile le disuguaglianze sociali, fornendo assistenza e servizi a tutti i
cittadini. La popolazione svedese si concentra
principalmente nelle città di Stoccolma (1 milione di abitanti circa), Göteborg
(490.000 ab.), Malmo (271.000 ab.), Uppsala (180.000) e altri dodici centri
urbani con una popolazione di oltre 100.000 abitanti (l’area baltica lungo le
coste, le zone interne, come la regione Norrland , presentano invece una bassa
densità abitativa).
Il dato interessante
è che quando politiche familiari efficienti vengono messe in atto, l’indice
demografico cresce in tempi rapidi (esiste dunque una relazione diretta tra
sicurezza sociale e crescita demografica). E per politiche familiari si
intendono non solo gli aiuti fiscali
messi in atto dal governo, ma soprattutto la realizzazione di asili nido,
strutture educative pubbliche per ogni ordine e grado (con forme di finanziamento
avanzate dell’istruzione universitaria), servizi e assistenza per le famiglie e
per l’infanzia. Grazie a queste politiche sociali mirate, come ha osservato il
1° consigliere aggiunto presso l’ambasciata italiana a Stoccolma, Dott. Stefano
Zanini, oggi la Svezia è ai primi posti nella classifica di fecondità europea e
il tasso di crescita della popolazione è stato nel 2010 tra i più alti in
Europa, pari allo 0,16 % (mentre quello italiano è risultato negativo, pari a
– 0,075 %).
Come
ha avuto modo di sottolineare l’Ambasciatore Italiano in Svezia, Dott. Angelo
Persiani, la Svezia investe ogni anno in ricerca e sviluppo (R&S) circa il
4% della ricchezza che produce (PIL). Il paese scandinavo investe dunque in
conoscenza (la somma degli investimenti in R&S, alta educazione e software)
una parte elevata del proprio PIL. Solo gli Stati Uniti e Israele, al mondo,
investono di più in termini relativi. Gli effetti economici di queste
performance sono evidenti: la Svezia è tra i paesi di testa sia nelle classifiche
che misurano la quantità di ricchezza (PIL procapite), sia nelle classifiche
(Indice di Sviluppo Umano) che misurano la qualità della vita.
Il
Direttore dello Swedish Defence
Material Administration (FMV), Generale di Brigata Bengt Axelsson, ha precisato che il motivo di questi
investimenti è dovuto ad una precisa strategia di questa nazione: dopo la
seconda guerra mondiale il paese ha deciso che la conoscenza e, in particolare,
la conoscenza scientifica dovevano costituire la leva per lo sviluppo
economico, sociale, civile della nazione. Esiste una vasta letteratura che
correla la crescita della ricchezza, la qualità della vita e gli investimenti
in ricerca e sviluppo. La Svezia è, dunque, alla testa dei paesi che corrono
per entrare nell’"era della conoscenza". E non intende rallentare.
Anzi, la recente crisi finanziaria ed economica ha indotto Stoccolma ad
accelerare ulteriormente. A fine agosto il governo ha deciso nuovi investimenti
aggiuntivi per il quadriennio 2009-2012 di circa 1,5 miliardi di euro destinati
alla ricerca nelle università pubbliche. Il più alto incremento in spese per
R&S mai realizzato in Svezia.
Nella
classifica che misura la quantità di ricchezza per abitante, la Svezia risulta
ottava al mondo, con oltre 53.000 euro pro-capite nel 2009. Nella medesima
classifica l’Italia risulta ventesima, con 39.700 euro pro-capite.
Le politiche di immigrazione sono dunque tra le più avanzate in Europa,
soprattutto per l’efficace sistema di integrazione e per gli elevati standard
del sistema sociale e assistenziale (lo stato sociale è tra i più avanzati al
mondo) offerto anche alla popolazione
immigrata (casa, assistenza sanitaria, assegni familiari, aiuti economici per i
figli in età scolare, etc.).
(Stoccolma 11 giugno 2010)
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