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Metodo di Ricerca ed analisi adottato

Medoto di ricerca ed analisi adottato
Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

giovedì 11 dicembre 2008

Macro Regione Europa Orientale IX Organizzazioni Internazionali


Organizzazioni internazionali e loro ruolo presenti nella macro regione

Qualsiasi valutazione sulla presenza delle Organizzazioni Internazionali (OO. II.) nell’ area dell’Europa Orientale non può prescindere da almeno due considerazioni preliminari.
In primo luogo bisogna considerare che, fino al 1989, tutti i Paesi interessati erano o facenti parte dell’Unione Sovietica o membri del Patto di Varsavia. Da ciò deriva che alcuni Paesi sono indipendenti da pochi anni - la Moldova, per esempio, esiste come Stato autonomo dal 1991 – e che trattiamo un’area che esce da una transizione sofferta e difficile. A tal proposito, per essere ancora più precisi, gli studiosi di politologia considerano questi Paesi tuttora in transizione, ma, dati i limiti imposti dalle superiori istanze, non è qui necessario approfondire ulteriormente questa fattispecie.
La maggiore peculiarità è però data dalla presenza della Russia tra gli Stati compresi nella macro area oggetto di analisi. Senza inoltrarsi nell’arduo campo delle relazioni internazionali, è sufficiente evidenziare che la sola Russia rappresenta circa il 92% dell’area geografica e circa il 50% della popolazione dell’intera area.
Venendo al tema oggetto di questo breve elaborato, ciò che si evidenza è la massiccia partecipazione e adesione dei Paesi a tutte le maggiori OO. II., dallla World Trade Organization all’International Monetary Fund, dalla World Bank alle United Nations e a tutte le agenzie da esse derivanti. Non essendo qui possibile analizzare il ruolo di ogni singola OO. II. e considerando che, oltre a quelle citate, le OO. II. presenti sono veramente numerosissime, si è scelto di concentrarsi su quelle che maggiormente rilevano ai nostri fini, tre in particolare: l’European Union (EU), la North Atlantic Treaty Organization (NATO) e l’Organization for Security and Co-operation in Europe (OSCE). Per ognuna di queste si vedrà ora la rilevanza nell’ambito della macro area e dei singoli Paesi.
European Union
L’EU è senza dubbio una delle OO. II. maggiormente presente e attiva nell’area di nostro interesse. Dei nove Paesi analizzati cinque – Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Romania - sono Stati Membri dell’EU e tre – Bielorussia, Ucraina e Moldova – sono coinvolti nella European Neighbourhood Policy, conosciuta anche come Politica Europea di Vicinato, che, in estrema sintesi e tralasciando qualsiasi considerazione di “politica estera”, finanzia i più diversi programmi e progetti, finalizzati ad avvicinare i Paesi interessati agli standard europei.
Sempre nell’ambito dell’EU merita di essere citata la European Union Border Assistance Mission (EUBAM), una missione senza poteri esecutivi e finalizzata al rafforzamento della cooperazione tra Ucraina e Repubblica di Moldova, attraverso l’addestramento delle guardie di confine.
North Atlantic Treaty Organization
Quanto detto per l’EU vale, in estrema sintesi anche per la NATO. Infatti, escludendo i Paesi membri della NATO, è interessante approfondire, se pur brevemente, come siano coinvolti la Russia, la Bielorussia, la Moldova e l’Ucraina.
La Russia e gli Stati membri hanno consultazioni regolari sulle più importanti questioni di sicurezza e stanno sviluppando programmi di cooperazione nelle aree di maggiore interesse. Il NATO-Russia Council (NRC) è stato istituito nel Maggio 2002, come anche il forum per l’avanzamento delle relazioni tra NATO e Russia, all’interno del quale si cerca di identificare e perseguire opportunità di azioni joint.
Per quanto concerne la Bielorussia, il dialogo con la NATO sta continuando, a prescindere dalle differenti visioni politiche. La Bielorussia è entrata nel NATO’s Partnership for Peace (PfP) nel 1995, per cui le relazioni andrebbero analizzate in tale contesto.
La NATO e la Repubblica di Moldova cooperano attivamente nei campi della democrazia, delle riforme istituzionali e della difesa. Il country’s Individual Partnership Action Plan (IPAP) è la migliore espressione di questi programmi di cooperazione. La Moldova sta cercando di avvicinarsi sempre di più agli standards istituzionali della NATO, anche se va evidenziato come la cooperazione, negli ultimi anni, sia fortemente legata alla volontà del Paese di continuare a perseguire i processi di riforma democratica e di rafforzamento delle istituzioni democratiche.
La NATO e l’Ucraina cooperano attivamente nelle operazioni internazionali di supporto alla pace e hanno sviluppato una cooperazione molto stretta in altre aree. La base formale delle relazioni tra NATO ed Ucraina è data dal NATO-Ukraine Charter on a Distinctive Partnership del 1997, con il quale si identificano le aree per la consultazione e la cooperazione, venendo altresì istituita la NATO-Ukraine Commission (NUC). In particolare, l’Ucraina ha dimostrato di poter essere un partner molto importante per la sicurezza Euro-atlantica.
Organization for Security and Co-operation in Europe
L’OSCE è l’organizzazione il cui ruolo risulta più controverso. Comunemente e molto riduttivamente ne viene criticata l’utilità. Prescindendo comunque da qualsiasi valutazione del genere, anche perché estranea alle finalità richieste, ci si limita ad evidenziare come le attività dell’OSCE, nell’area di nostro interesse, riguardino l’Ucraina, la Bielorussia e la Repubblica di Moldova. I settori di interesse sono i più diversi, dal moniotoraggio delle elezioni al rafforzamento del ruolo del diritto, dalla risoluzione dei conflitti al contrasto al crimine organizzato.
Questa brevissima rassegna non ha certo permesso di evidenziare al meglio tutti gli elementi che sarebbe stato interessante mettere in luce. Si è scelto, per necessità di sintesi, di non interessarsi di molte altre Organizzazioni che, comunque, sono presenti e attive nell’area. Si pensi solo all’INTERPOL, alla SECI, all’EUROPOL, alla IOM o a tutte le agenzie delle Nazioni Unite.
Questa considerazione evidenzia, molto sinteticamente, come l’area in analisi dimostri la necessità di sviluppare ulteriormente molti elementi nei più diversi campi di interesse, per i quali è ancora forte la presenza di Organizzazioni Internazionali appositamente dedicate.(info=ricerca23@libero.it)

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