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Metodo di Ricerca ed analisi adottato

Medoto di ricerca ed analisi adottato
Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

mercoledì 14 gennaio 2015

Germania: sperimentazioni nel corpo elettorale tedesco

Elezioni in Turingia
La coalizione di sinistra-sinistra che spazza via la Cdu
Eugenio Salvati
17/12/2014
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L’assetto futuro del sistema partitico tedesco passa anche dalla Turingia. A mostrarlo la sperimentazione di nuove formule politiche in occasione delle ultime elezioni.

Il governo uscente era sostenuto da una grande coalizione tra i cristiano democratici della Cdu e i socialdemocratici della Spd, guidata dal Ministro - Presidente Christine Lieberknecht, esponente della Cdu.

Il risultato elettorale dello scorso settembre ha premiato la Cdu con il 33,5% dei voti, in crescita rispetto alle precedenti elezioni, punendo la Spd che, nel ruolo di junior partner della coalizione, ha raccolto solo il 12,4%, perdendo molto consenso rispetto al voto del 2009 e classificandosi terza, dietro la Linke.

Linke, Spd e Verdi
Il dato di maggior rilievo lo riscontriamo nel risultato di due partiti che si collocano sui fronti opposti dello spazio politico tedesco, ossia la Linke che con il 28,2% conferma la sua forza in Turingia e il processo di stabilizzazione elettorale e Alternative für Deutschland (Afd), che raccoglie un notevole 10,6%.

Il primo elemento rilevante è che in Germania sembra aprirsi una fase politica in cui potrebbe risultare preponderante il peso di questi due partiti, capaci di attrarre i voti in fuga dal centro dello schieramento verso posizioni più radicali.

Se la Linke prosegue nella sua competizione con la Spd e con i Verdi, Afd sembra aver prosciugato il bacino elettorale dei liberali - che anche in Turingia crollano rispetto al voto di cinque anni fa -, apprestandosi a diventare un rivale scomodo per la Cdu, tradizionalmente non molto incline ad accettare la competizione politica sulla sua destra.

Con questi risultati elettorali le strade per la formazione del governo regionale erano segnate: o la riproposizione della grande coalizione Cdu - Spd o la costruzione di una coalizione di sinistra tra Linke, Spd e Verdi.

È proprio questa seconda opzione ad essere risultata vincente con la scelta da parte della Spd, dopo un referendum tra gli iscritti, di sancire un’alleanza di governo a sostegno di Bodo Ramelow, ex sindacalista e primo Ministro - Presidente di un Land tedesco espresso dalla Linke.

A fine novembre una coalizione di sinistra-sinistra pone fine a quasi venticinque anni di governo regionale della Cdu.

Oltre l’esperimento locale?
La domanda che sorge spontanea con la nascita della nuova coalizione al governo in Turingia è se questo gabinetto rappresenti un esperimento prettamente locale (come molti dirigenti nazionali dei Verdi e della Spd hanno ripetuto), o se questa formula possa rappresentare - nel lungo periodo - una coalizione politica alternativa alla Cdu della Merkel.

Senza dubbio un governo locale può avere vita più semplice non dovendo affrontare temi scottanti come la politica estera o quella europea, ma ciò non esclude a priori che quello della Turingia possa diventare un laboratorio politico.

Ciò dipenderà anche da quanto la Spd potrebbe pagare in termini di consenso con questa nuova partecipazione a un governo nazionale di grande coalizione, dove il protagonismo di Angela Merkel - nonostante qualche primo segnale poco confortante sul fronte economico - sembra difficile da arginare.

Per la Spd un matrimonio prolungato con la Cdu potrebbe tramutarsi in un colpo duro sia politicamente - sancendone una posizione ancillare come junior partner della cancelliera - sia elettoralmente, con molti sostenitori dei socialdemocratici pronti a guardare verso i Verdi o soprattutto verso la nuova Linke.

Ecco perché l’idea di una possibile coalizione di sinistra, tema al momento relegato a semplice ipotesi di scuola, potrebbe diventare qualcosa di più concreto, con l’esperienza della Turingia come banco di prova per il governo.

Euroscettici tedeschi
L’altro vincitore delle elezioni in Turingia è Afd che da destra sta cercando di erodere consensi alla Cdu e lo sta facendo su una piattaforma politica ben precisa, ossia inasprendo la sua posizione euroscettica, arrivando anche a paventare la richiesta di un’uscita dall’euro dei paesi in crisi del Sud Europa e insistendo su temi tradizionalmente cari alla Cdu: più spazio al libero mercato, sostegno alle famiglie e politiche restrittive sull’immigrazione.

Benché raccolga un voto di protesta, Adf è più di un movimento di semplice protesta; è un partito che si sta strutturando sul territorio e che sta formando una propria classe dirigente.

Merkel continua a ripetere di non voler pensare a una possibile alleanza con Adf, a causa delle posizioni politiche troppo estreme e del suo essere un concorrente nel bacino elettorale della Cdu, ma il lento e inarrestabile declino dei liberali della Fdf pone urgentemente il tema delle alleanze.

Ora si è trattato di perdere il governo della Turingia, ma domani il problema potrebbe riguardare gli equilibri di politica nazionale.

Eugenio Salvati è Dottore di Ricerca in Scienza Politica, Università di Pavia.
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