CS.3
CAPACITA’ DI GOVERNO.
FS.21.C1
Regime politico
FS22.C2 Global Peace Index
FS23.C3 Percezione della Corruzione
FS24.C4
Percezione della Criminalità nella
Società
FS25.C5
Popolazione Carceraria
FS26.C6
Stabilità Politica
FS27.C7
Libertà di Stampa
FS28.C8
Atti Terroristici
FS29.C9
Diritti Politici
FS30.C10
Libertà Civili
FS.21.C1 Regime politico
L’analisi effettuata prende in considerazione tre
tipi di regime politico: democrazia, “anocracy”[1] e autocrazia.
Si intende per “anocracy”
un regime politico che non risulti né completamente democratico né
completamente autocratico, essa comporta l’instaurazione di sistemi di governo
variamente “ibridi” in Paesi caratterizzati da una fase di transizione verso la democrazia. Alcuni Paesi ,
come Messico, Nicaragua, Senegal, e
Taiwan, sono riusciti a creare un regime democratico uscendo da una fase
autocratica attraverso l’“anocracy”.
Un certo numero di Paesi africani, Burkina Faso, Gibuti, Guinea, e Tanzania, ha
dato l’avvio recentemente ad una cauta transizione verso una maggiore apertura
dei propri regimi politici,.
I tre tipi di regime già menzionati sono stati
analizzati in base alle relative istituzioni politiche, in particolare:
- le modalità di selezione della classe dirigente
(per esempio: elezione, colpi di Stato, successione ereditaria);
- le pressioni esercitate sul ruolo dell’élites
(per esempio: controlli forniti dal potere legislativo e giudiziario);
- il livello di coinvolgimento del popolo nel
processo politico (per esempio: tramite i partiti politici);
- il livello di accesso della popolazione al
potere politico (per esempio: il livello di rappresentanza delle minoranze);
- la neutralità e la professionalità dell’apparato
burocratico. Il controllo dell’esecutivo e la partecipazione della popolazione
alle istituzioni hanno un consistente e positivo effetto sulla stabilità
politica. Se l’esecutivo è controllato da altri livelli governativi e se la
competizione politica è istituzionalizzata ed efficace, l’instabilità politica
è notevolmente bassa. In assenza di controlli sull’esecutivo e di effettiva
partecipazione della popolazione alle istituzioni, anche in un contesto di
notevole crescita, l’instabilità è notevole. In democrazia questi fattori
tendono ad esaltarsi reciprocamente. Attraverso le elezioni ed i partiti
politici la popolazione è coinvolta nella scelta della classe dirigente, il cui
potere è limitato dalla legge, dall’operato di una burocrazia autonoma e dalle
iniziative degli altri organi dello Stato. Nell’autocrazia la partecipazione è
limitata ad una ristretta élite che sceglie l’esecutivo, rimuovendo le
eventuali limitazioni al relativo potere,
impiegando la burocrazia in funzione strumentale, favorendo il
clientelismo ed l’assegnazione mirata delle risorse. La labilità delle
istituzioni rende le “anocracies” meno stabili e resistenti. In presenza di un
sistema parzialmente democratico, con scarsi controlli sull’esecutivo e
modesta partecipazione popolare,
l’instabilità politica è circa 10 volte superiore a quella associata a fattori
socio-economici (mortalità infantile, mercati chiusi, ecc.) : ciò è
frequente in Africa. In Africa (e nel
resto del mondo), le “anocracies”
sono spesso prossime alla crisi completa dello Stato. Le libere elezioni per un
presidente o per un primo ministro non sono sufficienti a garantire una piena
democrazia, infatti le elezioni possono essere di per se pericolose. Forti
controlli sulla classe dirigente e /o la regolare partecipazione popolare sono
necessarie per creare stabilità. Dunque i Paesi completamente democratici sono
più stabili; i sistemi autocratici, particolarmente nei Paesi con bassi livelli
di reddito, sono relativamente stabili; le “anocracies”
sono esposte ad un più alto rischio di instabilità.
FS22.C2 Global Peace Index
FS23.C3 Percezione
della Corruzione
La corruzione è riconosciuta, generalmente, come uno dei vincoli più seri
allo sviluppo di società civili. In Africa la corruzione su vasta scala è una
delle minacce più grandi alla sicurezza e sviluppo. Secondo il Trasparency International Corruption
Perceptions Index 2005, su un elenco di 159 Stati valutati, tra i 50 Paesi
più corrotti si annoverano ben 21 Paesi africani (circa metà dei Paesi del
continente). Essi sono (in ordine decrescente per livello di corruzione): Ciad,
Nigeria, Guinea Equatoriale, Costa d’Avorio, Angola, Sudan, Somalia, Kenya,
R.D. del Congo, Liberia, Etiopia, Camerun, Congo, Burundi, Sierra Leone, Niger,
Uganda, Libia, Zimbabwe, Zambia e Eritrea
FS24.C4 Percezione della Criminalità
nella Società
FS25.C5 Popolazione Carceraria
FS26.C6 Stabilità Politica
Il susseguirsi di governi e di dirigenze in tempi bresi, oppure giunti al
potere non seguendo le previste norme ( colpi di stato, rivoluzioni ecc.) è un
indicatore del Regime politico dello Stato, he palesa, qualora si
verificassero, una stabilità politica insufficiente. La correlazione tra le
norme per la formazione della classe governativa e dirigente, il suo ricambio e
la sua attività che si esplica nel tempo previsto secondo le norme previste è
un indicatore di Stabilità politica.
FS27.C7 Libertà di Stampa
La possibilità di poter pubblicare senza restrizione ogni scritto sia su
giornali che su altre forme di diffusione come i social networks è un indice indicativo
del regime politico esistete nello Stato. La possibilità dei gruppi dominanti
di influire sulla stampa e sulla comunicazione in genere è un altro indicatore
del Regime dello Stato.
FS28.C8 Atti Terroristici
FS29.C9 Diritti Politici
FS30.C10 Libertà Civili
Nella media ponderazione si è messo in risalto:
Nella alta ponderazione si è messo in risalto
[1] Il
termine inglese “Anocracy” può essere
tradotto in italiano con il termine anocracy , in maniera letterale, oppure con
il termine concettuale, con la parola “intercrazia”. Nell’uno e nel’altro caso
sono termini non di uso comune e corrente, come democrazia e autocrazia. Si
adotta, per questo lavoro, il termine inglese “anocracy” onde evitare possibili confusioni o male
interpretazione, inviando per il termine“anocracy”
alla definizione di cui sopra.
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