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Metodo di Ricerca ed analisi adottato

Medoto di ricerca ed analisi adottato
Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

giovedì 13 luglio 2017

CS2. 2015 Fattori di Rischio FS11-FS20

CS.2
CAPACITA’ DI COESIONE SOCIALE
FS11.B1 Fazioni Etniche e Religiose. Minoranze
FS12.B2. Ostilità verso gli stranieri
FS13.B3. Rifugiati
FS14.B4. Violenza palesata nelle dimostrazioni
FS15.B5. Violenza Criminale
FS16.B6. Laicità dello Stato. Separazione tra Chiesa e Stato
FS17.B7. Funzionalità dello Stato.
FS18.B8. Analfabetismo
FS19.B9. Processi Elettorali
FS20.B10. Partecipazione Politica

FS11.B1 Fazioni Etniche e Religiose. Minoranze
Una nuova sfida per le capacità di uno Stato è rappresentata dai fenomeni transnazionali di natura violenta quali traffico di armi, droga, risorse preziose, criminalità organizzata, gruppi armati, gruppi terroristici, NGO, rifugiati. L’incapacità dello Stato di reagire a tale tipo di minacce può condurre alla diffusione di situazioni conflittuali nell’intera area regionale interessata. Tali conflitti regionali hanno le caratteristiche di vere e proprie guerre civili che interessano realtà locali, provinciali, nazionali e regionali senza tener conto delle frontiere. Gruppi transfrontalieri, vicini ostili ed economie sommerse possono ugualmente determinare l’instaurarsi di situazioni conflittuali. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati - United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR) - stima che nel dicembre 2004 si contava un numero globale di 9,2 milioni di rifugiati, circa 2,8 milioni (31%) collocati in Africa.
Il concetto di discriminazione fornisce un ausilio per comprendere la correlazione tra conflitti e instabilità politica. Quanto meno il sistema è tollerante nei confronti di una società multi-etnica e multi-religiosa tanto  più è alta la probabilità  che si verifichino condizioni d’instabilità sociale. Due indicatori sono sintomatici di questo aspetto:
- la connotazione etnica/religiosa di una elite in una società eterogenea;
- l’esistenza di polizie pubbliche che agiscono in maniera discriminatoria nei confronti di  alcuni gruppi. Nel 2003, una ricerca dell’University of Maryland’s Center for International Development & Conflict Management (CIDCM) ha individuato 31 Stati africani con minoranze etniche/religiose a rischio di azioni discriminatorie da parte del governo o di altri settori della società. Nove Stati (Angola, Burundi, Camerun, R.D. del Congo, Nigeria, Senegal, Sudan, Uganda e Zimbabwe) presentano la situazione di rischio più elevato. Confermando tale ricerca, ai contrasti di natura etnica sono attribuiti i conflitti in Burundi, Nigeria, R.D.del Congo e Sudan.
FS12.B2. Ostilità verso gli stranieri
L’indice misura il livello di ostilità verso quello che non è nazionale, ovvero verso le persone straniere e, più in generale, verso il concetto di proprietà privata. L’indice ha come minimo 0 e come massimo 4 in un arco di valore da 1 a 4.  Fonte E.I.U. Economist Intelligence Units.
FS13.B3. Rifugiati e Sfollati
Uno nuova sfida per le capacità dello Stato è rappresentata dar fenomeni trasazionalidi natura violenta quali traffico di droga, di armi, risorse preziose, criminalità organizzata, gruppi armati, gruppi terroristici, NGO. L’incapacità dello Stato di reagire efficacemente a tale tipo di minacce può condrre a diffuse situazioni conflittuali dell’intera arera regionale interessata. Tali conflitti regionali possono raggiungere anche le caratteristiche di vere e proprie guerre civili che interessano realtà locali, provinciali, nazionali e regionali senza tener conto delle frontiere. Gruppi frontalieri, vicini ostili, ed economie sommerse possono ugualmente determinare l’istaurarsi di situazioni conflittuali. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati United Nations Hig Commissioner for Refugees UNIHCR –in un dato storico di dieci anni fa stimava che il numero globale dei rifugiati nel 2004 era pari a 9,2 milioni, con 2,8 milioni ( 32%)collocati in Africa.
Il dato rilevato si riferisce ai Rifugiati per territorio di origine ( partire dal 2010 questo indicatore include anche il numero dei sfollati interni nel Paese. Fonte:CenterINternationalDisplacement Monitoring. Vision of Umanity. org)
FS14.B4. Violenza palesata nelle dimostrazioni
L’indice misura il livello di percezione della violenza nelle dimostrazioni di protesta ne Paese. L’indice ha come minimo 1 e come massimo 5, intesa con questo parametro una violenza molto alta. Fonte: Economist Intelligence Units.
FS15.B5. Violenza Criminale
L’indice misura il livello di percezione della violenza criminale  nel Paese. L’indice ha come minimo 1 e come massimo 5, intesa con questo parametro una violenza molto alta. Fonte: Economist Intelligence Units.
FS16.B6. Laicità dello Stato. Separazione tra Chiesa e Stato
L’indice misura il grado di consenso sociale e coesione tra la concezione laica e la concezione clericale dello Stato, separati e l’uni rispettosi dell’altro del Paese. L’indice ha come minimo 0, che significa che questo grado è molto basso,  e come massimo 10, inteso con questo valore un consenso molto alto. Fonte: Economist Intelligence Units. Democrazy Index
FS17.B7. Funzionalità dello Stato.
L’indice misura le risposte a queste domande, volte ad una valutazione quantitativa: quale grado di libertà con ui gli eletti al parlamento determinano la politica del Governo? C’è un effettivo sistema di controllo e bilanciamento nell’esercizio della autorità del Governo nel Paese considerato? L’indice ha come minimo 0 in cui le risposte hanno valore molto basso, quasi negativo e come massimo 10 inteso questo valore come risposte positive. Fonte: Economist Intelligence Units.
FS18.B8. Analfabetismo
L’indice misura il livello il tasso di analfabettizzazione in % della popolazione di oltre i 15 anni di età.
Fonte: Calendario de Agostani.
FS19.B9. Processi Elettorali
L’indice misura se le elezioni generali e gli altri processi elettorali sono realmente competitive tra gli elettori oppure manovrate in varia misura; e se gli elettori stessi sono liberi di scegliere in un range ragionevole di possibilità di scelta . L’indice ha come minimo 0, che significa che questo grado è molto basso,  e come massimo 10, inteso con questo valore un grado di libertà molto alto. Fonte: Economist Intelligence Units. Democrazy Index
FS20.B10. Partecipazione Politica

L’indice misura la partecipazione dei cittadini votanti ai temi elettorali in una valutazione quantitativa nelle elezioni nazionali e, nel contempo, prende anche in esame il rapporto dei cittadini con la classe dei politici L’indice ha come minimo 0, che significa che questo grado è molto basso,  e come massimo 10, inteso con questo valore un grado di libertà molto alto. Fonte: Economist Intelligence Units. Democrazy Index

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