Europa

Cerca nel blog

Metodo di Ricerca ed analisi adottato

Medoto di ricerca ed analisi adottato
Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

mercoledì 14 settembre 2016

Spagna. La crisi di governabilità continua

Spagna
Seconda bocciatura per Rajoy, terza elezione in vista 
Marco Calamai
05/09/2016
 più piccolopiù grande
Mariano Rajoy bocciato per la seconda volta. Il Parlamento gli nega la fiducia, riaprendo la strada per le urne. Dal dicembre 2015 sarebbe la terza volta, a conferma che la crisi politica spagnola non accenna a spegnersi. Con l’ultima bocciatura parlamentare (170 si, 180 no) dell’attuale premier del Partito popolare, Pp, Madrid entra in una nuova fase densa di incognite.

Ciudadanos non fa la ruota di scorta
Ciudadanos (C’s), il nuovo partito della destra liberale, ha comunicato, in piena discussione parlamentare e pur votando a favore di Rajoy, la decisione di sospendere il suo appoggio al primo ministro uscente.

Il discorso di Albert Rivera, il giovane fondatore di C’s che da posizioni liberiste in economia si batte contro la dilagante corruzione, ha sorpreso tutti. Rajoy non unisce, ma divide, ha spiegato, il C’s chiede ora al Partito popolare (Pp) di presentare un nuovo candidato che faciliti un accordo con i socialisti.

I contenuti dell’intesa programmatica tra Pp e C’s restano validi, ha spiegato ancora Rivera, ma Rajoy non è la figura che può favorire un accordo con i socialisti e quindi sbloccare la situazione.

Una svolta non solo inattesa, ma anche decisiva? Certo una doccia fredda per i popolari che hanno reagito con stizza all’inattesa proposta del loro principale alleato il quale ha platealmente dimostrato di non intendere fare da ruota di scorta del partito di maggioranza relativa e probabilmente, considerando probabile un nuovo ricorso alle urne il prossimo dicembre, spera di recuperare i voti persi a vantaggio del Pp nelle ultime elezioni.

Rajoy, l’uomo da sacrificare
La richiesta di un nuovo candidato popolare viene ormai da più versanti. L’ha espressa chiaramente Felipe Gonzalez, il socialista più illustre della transizione democratica.“Siamo di fronte ad una situazione paradossale” ha sostenuto Gonzalez “il partito più votato presenta un candidato che è anche il più vietato”.

Una svolta anche questa, dato che Gonzalez ha sostenuto per diversi mesi la necessità di un sostegno socialista ad un governo a guida Rajoy, unica possibilità a suo parere, visti i risultati delle due recenti prove elettorali, di uscire dall’attuale paralisi istituzionale. Gonzalez aveva più volte affermato, in chiara polemica con il segretario del partito socialista, Psoe, Pedro Sanchez, che non ci sono alternative a tale appoggio. Ora, tuttavia, sostiene la necessità che il Pp sacrifichi il suo numero uno per rendere credibile l’ipotesi di un accordo popolari-socialisti.

Il quotidiano centrista El Pais, che da mesi sostiene l’esigenza di una collaborazione Pp - Psoe, ha subito colto la palla al volo. “Né Rajoy né Sanchez” è il titolo dell’editoriale di domenica 4 settembre. E ancora. “Chiediamo ai due responsabili del blocco di forze di fare un passo indietro”. A tale ipotesi il Pp, arroccato attorno al suo capo, ha detto subito di no. Un no che, se confermato, porterebbe molto probabilmente alle elezioni vista la difficoltà di un accordo tra Psoe e Podemos.

Nessuna esperienza italiana per la Spagna
L’intervento di Rivera ha in ogni caso riaperto i giochi. Sanchez, nella fase conclusiva del dibattito parlamentare, ha colto la nuova situazione per proporre di lavorare per un accordo tra tutte le forze contrarie al Pp e favorevoli a un governo riformatore. Quindi una alleanza Psoe - Podemos - forze nazionaliste basche e catalane che in qualche modo coinvolga anche Ciudadanos.

Non è chiaro se questa posizione abbia reali possibilità di andare avanti. La diffidenza reciproca tra il Psoe e Podemos, alimentata dai poteri forti, resta difficile da superare in questa fase convulsa del confronto politico. E allora perché Sanchez ora sostiene un accordo di centro-sinistra? Lo fa convinto che tale accordo sia possibile oppure prende tempo in attesa che diventi concreta la proposta di Rivera e altri?

Domanda che richiama subito un altro interrogativo: è in grado il Psoe, diviso sul come far fronte alla sfida della nuova sinistra, di andare ad un confronto costruttivo con Podemos? I socialisti non rischiano una frattura traumatica al loro interno? E Ciudadanos, d’altra parte, può accettare di convivere con la sinistra radicale e con le forze indipendentiste basche e catalane? Tale ipotesi, che per certi aspetti ricorderebbe l’esperienza italiana dei governi Prodi, appare difficile in un paese come la Spagna, abituato a un sistema bipartitico che è durato quattro decenni e dal quale i vecchi partiti si stanno allontanando con evidente fatica.

Intanto si fa strada nell’opinione pubblica l’impressione, per altro alimentata da buona parte dei media, che il ceto politico sia più interessato alla propria sopravvivenza che alle aspettative della popolazione. Chiamare la gente che va a votare quando non si cerca seriamente un accordo, sta alimentando l’antipolitica. Molti si chiedono: cui prodest? Non certo alle forze che cercano di consolidare valori e pratiche democratiche.

Ora la Spagna ha due mesi di tempo per evitare di votare per la terza volta in un anno. L’incertezza si accentua e si moltiplicano le domande su come i singoli partiti attueranno nelle prossime settimane. Anche per questo diventano ancora più importanti le elezioni del 25 settembre in Galizia e nel Paese basco, due regioni che aspirano a una crescente autonomia dal governo centrale.

Marco Calamai è giornalista e scrittore.
 

Nessun commento: