La Russia di Putin non
tollera che l’Ucraina entri nell’area economica occidentale ed usa ogni mezzo
per costringere Kiev a desistere dalle sue intenzioni.
L’Ucraina ha ribadito la
sua volontà di firmare l’accordo di Associazione all’UE. In occasione del
vertice europeo che si svolgerà a Vilnius il 28 ed il 29 novembre prossimo, La
Lituania è presidente di turno della UE, Kiev auspica di firmare un accordo di
associazione e di libero scambio con l’Unione Europea. Mosca invece vuole, di
contro, che l’Ucraina entro nell’area di libero scambio a guida russa che
include già la Bielorussia ed il Kazachistan.
Negli ultimi mesi, su
questa linea, Il Cremlino sta intensificando le pressioni su Kiev imponendo
controlli doganali più duri e bloccando alcune importazioni di determinati
beni.
L’ultima iniziativa
proveniente dalla Russia è la
richiesta del saldo delle forniture di
Gas. Gazprom, attraverso il suo amministrazione delegato, Alexei Miller, ha
affermato che l’Ucraina deve 640 milioni di euro di pagamenti arretrati per le
consegne di metano, pur avendo già esteso al 1 ottobre la scadenza iniziale.
In passato Gazprom ha
già interrotto per due volte le forniture di gas all’Ucraina per controversie
sui pressi di fornitura. In quelle occasioni le interruzioni avevano colpito
anche le consegne dirette ai Paesi dell’Unione Europea e ciascuna delle due
parti aveva scaricato sull’altra le responsabilità dell’accaduto.
Ormai è chiaro che è in
corso un braccio di ferro tra Bruxelles e Mosca, con Kiev contesa come
potenziale membro delle rispettive aree di libero scambio.
Il portavoce del
Cremlino Dmitri Peskov ha tentato di gettare acqua sul fuoco, escludendo, in
una dichiarazione, che l’iniziativa di Gazprom sul debito del’Ucraina non è
assolutamente una ritorsione contro Kiev, ma una normale procedura commerciale
tra patners in affari.
Ma la situazione non può
non essere intesa nei suoi reali termini. A Soci, il 28 novembre si è avuto un
incontro ulteriore tra Putin e il presidente ucraino Victor Ianukovich, in cui
si discute del problema, con Putin che cerca ad ogni costo di impedire che
l’Ucraina sfugga dalla zona di libero
scambio russa.
Mentre i due leader
erano a colloquio, il ministro degli esteri ucraino, Leonida Zozharaha ribadito
la recente porposta di Kiev di istituire un Consiglio economico con
rappresentanti dell’Ucraina della UE e dell’Unione doganale di Russia
Bileorussia e Kazakhstan per avvicinare tutte le parti coinvolte.
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