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Metodo di Ricerca ed analisi adottato

Medoto di ricerca ed analisi adottato
Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

sabato 2 novembre 2013

RUSSIA:CONTRARIA ALLA ADESIONE DI KIEV ALLA UE, MOSCA FA PRESSIONI SULL’UCRAINA USANDO L’ARMA DELLE FORNITURE DI GAS. .


La Russia di Putin non tollera che l’Ucraina entri nell’area economica occidentale ed usa ogni mezzo per costringere Kiev a desistere dalle sue intenzioni.
L’Ucraina ha ribadito la sua volontà di firmare l’accordo di Associazione all’UE. In occasione del vertice europeo che si svolgerà a Vilnius il 28 ed il 29 novembre prossimo, La Lituania è presidente di turno della UE, Kiev auspica di firmare un accordo di associazione e di libero scambio con l’Unione Europea. Mosca invece vuole, di contro, che l’Ucraina entro nell’area di libero scambio a guida russa che include già la Bielorussia ed il Kazachistan.
Negli ultimi mesi, su questa linea, Il Cremlino sta intensificando le pressioni su Kiev imponendo controlli doganali più duri e bloccando alcune importazioni di determinati beni.
L’ultima iniziativa proveniente  dalla Russia è la richiesta  del saldo delle forniture di Gas. Gazprom, attraverso il suo amministrazione delegato, Alexei Miller, ha affermato che l’Ucraina deve 640 milioni di euro di pagamenti arretrati per le consegne di metano, pur avendo già esteso al 1 ottobre la scadenza iniziale.
In passato Gazprom ha già interrotto per due volte le forniture di gas all’Ucraina per controversie sui pressi di fornitura. In quelle occasioni le interruzioni avevano colpito anche le consegne dirette ai Paesi dell’Unione Europea e ciascuna delle due parti aveva scaricato sull’altra le responsabilità dell’accaduto.
Ormai è chiaro che è in corso un braccio di ferro tra Bruxelles e Mosca, con Kiev contesa come potenziale membro delle rispettive aree di libero scambio.
Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha tentato di gettare acqua sul fuoco, escludendo, in una dichiarazione, che l’iniziativa di Gazprom sul debito del’Ucraina non è assolutamente una ritorsione contro Kiev, ma una normale procedura commerciale tra patners in affari.
Ma la situazione non può non essere intesa nei suoi reali termini. A Soci, il 28 novembre si è avuto un incontro ulteriore tra Putin e il presidente ucraino Victor Ianukovich, in cui si discute del problema, con Putin che cerca ad ogni costo di impedire che l’Ucraina  sfugga dalla zona di libero scambio russa.
Mentre i due leader erano a colloquio, il ministro degli esteri ucraino, Leonida Zozharaha ribadito la recente porposta di Kiev di istituire un Consiglio economico con rappresentanti dell’Ucraina della UE e dell’Unione doganale di Russia Bileorussia e Kazakhstan per avvicinare tutte le parti coinvolte.
 (chi non desidera ricevere questo post è pregato di comunicarlo a: geografia2013@libero.it)



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