Fonte: LIMES Rivista di geopolitica, Info:www.ilmioabbonamento.it
La Carta mostra i paesi dell'ex patto di Varsavia che dal 1990 si sono sottratti dalla influenza ed al domino russo. In questi trenta anni hanno mostrato tutta la loro debolezza, non riuscendo ad assimilare il vero spirito dell'Unione europea. Hanno assunto un atteggiamento di pretesa che vivia via li ha portati a chiedere sempre di più fino a passare il limite che fatalmente li sta gettando nelle mani dell'eruoscetticismo e dei movimenti populisti, sovranisti, xnofobi e totalitari. Ovvero come lo era per la URSS, anche per l'Unione Europa sono un peso. L'Esempio dell'Ungheria che si è avviata ad una dittatura di destra modello sudamericano, l'antitesi dello spirito europeo nato dalla vittoria sul fascimso e sul nazismo, mostra che i germi in quel paese del movimento fascista sono sempre vivi. La Polonia, allontanatasi dalla Chiesa ispirata da Giovanni Paolo II, è anch'essa orientata verso atteggiamenti estremistici, che rinnegano sempre più i principi europei. I Balcani sono sempre quella perenne fonte di instabilità, vera spina nel fianco di una Europa che non può più tollerarli. L'Ucrain, infine, divisa in due al suo interno nel suo contrasto con la Russia ha fatto l'esatto contrario di quello che una nazionale europea doveva fare. L'Europa ha bisogno di stabilità e crescita, ed un conflitto con la Russia è l'ultima cosa augurabile.
In concreto in trenta anni l'acquisizione di questi Stati, terre di mezzo, non è stato un buon affare la l'Unione Europea, Era meglio che fossero rimasti sotto il contorllo russo, così il peso di queste loro instabilità lo doveva sopportare Mosca e non bruxelles.
La Carta mostra i paesi dell'ex patto di Varsavia che dal 1990 si sono sottratti dalla influenza ed al domino russo. In questi trenta anni hanno mostrato tutta la loro debolezza, non riuscendo ad assimilare il vero spirito dell'Unione europea. Hanno assunto un atteggiamento di pretesa che vivia via li ha portati a chiedere sempre di più fino a passare il limite che fatalmente li sta gettando nelle mani dell'eruoscetticismo e dei movimenti populisti, sovranisti, xnofobi e totalitari. Ovvero come lo era per la URSS, anche per l'Unione Europa sono un peso. L'Esempio dell'Ungheria che si è avviata ad una dittatura di destra modello sudamericano, l'antitesi dello spirito europeo nato dalla vittoria sul fascimso e sul nazismo, mostra che i germi in quel paese del movimento fascista sono sempre vivi. La Polonia, allontanatasi dalla Chiesa ispirata da Giovanni Paolo II, è anch'essa orientata verso atteggiamenti estremistici, che rinnegano sempre più i principi europei. I Balcani sono sempre quella perenne fonte di instabilità, vera spina nel fianco di una Europa che non può più tollerarli. L'Ucrain, infine, divisa in due al suo interno nel suo contrasto con la Russia ha fatto l'esatto contrario di quello che una nazionale europea doveva fare. L'Europa ha bisogno di stabilità e crescita, ed un conflitto con la Russia è l'ultima cosa augurabile.
In concreto in trenta anni l'acquisizione di questi Stati, terre di mezzo, non è stato un buon affare la l'Unione Europea, Era meglio che fossero rimasti sotto il contorllo russo, così il peso di queste loro instabilità lo doveva sopportare Mosca e non bruxelles.
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