Master in
“Politica
militare comparata dal 1945 ad oggi: dottrina, strategia, armamenti”
GIULIO CESARE E VLADIMIR PUTIN: PERSONALITA’ GENIALI O COMANDANTI FOLLI?
INTRODUZIONE
Lo scenario globale è sempre più
caratterizzato da un complesso di equilibri instabili e crescenti competizioni,
dove nuovi o rinati attori statali mettono in atto politiche estremamente
assertive capaci di far vacillare l’intero sistema mondiale. Lo shock sistemico
causato dall’invasione russa dell’Ucraina del 24 febbraio 2022 potrebbe aver
costituito la goccia che farà definitivamente traboccare il vaso,
compromettendo il sistema e la sicurezza mondiale. Un incontrovertibile trend
geopolitico che ha scosso quella stabilità (evidentemente solo apparente)
venutasi a creare a partire dagli anni successivi alla guerra fredda. Nel
conflitto tra la Russia e l’Ucraina vi sono degli elementi particolarmente
caratterizzanti che è bene elencare al fine di delineare al meglio la tipologia
di conflitto che ha preso forma ufficialmente dal febbraio 2022.
Primariamente è possibile parlare di
Urban warfare, quale aspetto rilevante nei combattimenti in corso. I
centri abitati, infatti, mantengono la loro centralità configurandosi come
bastioni difensivi fondamentali da controllare e da espugnare, obbligando gli
eserciti ad assedi per i quali, forse, nessun esercito è in realtà strutturato
per operare efficacemente. Le difficoltà operative non sono certamente poche:
l’assedio e la conquista di una città richiede un elevato numero di mezzi e
uomini, un elevato spirito di iniziativa e coraggio, nonché la precisa volontà
di raggiungere un comune obiettivo strategico.
La seconda caratteristica ha a che
fare con gli aspetti logistici, rilevatisi di fondamentale importanza al fine
di ridurre quel clausewitziano attrito provocato dall’avanzare delle forze e
dalla necessità di mantenere un livello elevato di operabilità delle forze di
manovra.
Un terzo elemento caratterizzante è
il fatto che sia ancora oggi necessaria grande concentrazione della propria
potenza di fuoco, una forza d’urto sufficientemente soverchiante sulle
postazioni difensive, l’importanza di occupare e consolidare le posizioni
conquistate. Questo elemento rimarca l’importanza della componente logistica ed
evidenzia quanto sia fondamentale anche la preparazione militare, il livello di
addestramento e l’efficacia di un sistema di comando e controllo in operazione.
Il quarto punto ha a che fare con i
concetti di “Simmetria” ed “Asimmetria”. Il conflitto infatti ha permesso di
rendere evidente numerosi effetti positivi portati dall’integrazione, nel
proprio sistema di difesa nazionale, di elementi irregolari integrando così il
sistema militare in un più ampio “sistema-paese di Difesa civile-militare” e
logorando maggiormente un eventuale avversario. Tuttavia, combinare forze
simmetriche con quelle asimmetriche ha dei vantaggi e degli svantaggi. I primi
sono sicuramente ricollegabili al fatto che utilizzare forze di diversa natura
possono apportare un risultato migliore, in linea con quello che ormai è
divenuto noto con il nome di combined arms. Gli svantaggi derivano dalla
diversa gestione delle forze simmetriche e asimmetriche, che potrebbe dare i
suoi effetti negativi nei periodi del post conflict.
Infine, un fattore centrale, oramai
da diversi anni, riguarda la tecnologia.
Investire nel settore tecnologico, e nel mantenimento di uno strumento
militare moderno è divenuto ormai elemento fondamentale per poter essere preparati
agli attuali e futuri scenari di conflitto. Tuttavia, abbiamo visto come nel
lungo periodo un conflitto fortemente basato sulla componente tecnologica è
destinato a subire un drastico calo in termini di resa operativa.
Nonostante la tragicità degli eventi
odierni, dagli scontri ancora in corso è possibile analizzare e studiare
molteplici elementi di continuità e di rottura con il passato. Le varie forme
di guerra assunte dalle due parti hanno talvolta richiamato i moderni concetti
di conflitto interstatale e talvolta hanno invece preso i connotati di una vera
e propria guerra convenzionale a fazioni contrapposte. Questo teatro mondiale ha ridato importanza
agli scontri diretti tra combattenti, ponendo quasi in secondo piano tutte le
teorie strategiche e dottrinali degli ultimi anni basate su attività di natura
cyber, guerra informatica, minacce ibride e operazioni definite other than
war[1]. Dal febbraio 2022, data in cui le forze
armate della Russia hanno invaso il territorio ucraino, segnando così una violenta escalation
in un conflitto politico, militare e diplomatico in corso già dal 2014 ha
preso forma una guerra fatta di strategia, pianificazione ed eserciti ben
addestrati. Un conflitto che porta a fare un paragone con il passato ed in
particolare con le guerre in Gallia condotte da quel leader politico e
militare, nonché scrittore, console e oratore romano destinato a lasciare il
segno nell’eternità della storia: Caio Giulio Cesare. Se per certi versi il
confronto con l'attuale capo di Stato della Russia Vladimir Putin può sembrare
azzardato, nel corso di questa trattazione si evidenzieranno i punti di
somiglianza tra la due figure politico-militari, nonché il loro rapporto con i
propri uomini e con i loro nemici. Sarà doveroso ricercare un approccio diretto
che riduca la complessità delle due personalità ed evidenzi un’ipotesi di ciclicità della storia più che dimostrata e che si va a
chiudere proprio a Roma, quella città laddove tutto è cominciato, basti pensare
alla teoria tradizionalistica secondo cui la Russia è la continuazione
dell’eredità romana e il termine zar deriva proprio dal termine Czar,
ossia Cesare.
[1]
Le operazioni militari diverse dalla guerra (Military operations other
than war : MOOTW) sono operazioni militari che non comportano guerra,
combattimento, minaccia o uso della violenza. Generalmente includono il
mantenimento della pace, la costruzione della pace, la risposta ai disastri,
gli aiuti umanitari, l'ingegneria militare, l'applicazione della legge, il
controllo degli armamenti, la deterrenza e il multilateralismo.
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