Europa

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Metodo di Ricerca ed analisi adottato

Medoto di ricerca ed analisi adottato
Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

sabato 27 febbraio 2021

La Russia di Stalin e le implicazioni politica alla vigilia della guerra fredda. La Prigiona di guerra


 La Cronistoria delle attività del Comitato Antifascista degli Ufficiali del Campo di Concentramento  di Tambov nel periodo 1944 - 1946 offrre spunti anche di caratte socio-politico, anticipando di molto i temi della guerra fredda che in Europa sarà dominante dal 1946 al 1989 nel confronto tra Est-Ovet. I Commissari Politici e alcune componenti dellaPolizia Segreta svolsero una azione di formazioni dei quadri che sarebbero stati utili una volta rientrati in Italia, sia nelle fila del Partito Comunista sia come "free-lance".   

martedì 9 febbraio 2021

La Difesa missilistica.


Il volume è disponibile presso la EMEROTECA DEL CESVAM

CONTATTI: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org



 

domenica 31 gennaio 2021

Ankara produrrà il sistema missilistico antiaereo S-500 in collaborazione con la Russia

 

ANTONIO TROGU

 


La Turchia, dopo  avere confermato l’acquisizione del sistema antiaereo russo S-400 ha annunciato l’intenzione di uno sviluppo congiunto del sistema missilistico S-500.

Nel settembre 2017 Russia e Turchia firmano un contratto di 2,5 miliardi di dollari per la fornitura di sistemi missilistici S-400 Russi alla Turchia. Il primo lotto del contratto è consegnato nel luglio 2019 e, secondo quanto riportato dalla TASS, il contratto per la consegna del secondo lotto dei sistemi missilistici antiaerei S-400 alla Turchia è stato firmato.

Questa notizia, sommata alla conferma dell’affare fatto con i sistemi S-400 già acquistati a Mosca, non fa che rendere ancora più difficile il rapporto tra Washington e Ankara. Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha confermato l’acquisto dei sistemi S-400 dalla controparte russa, nonostante le ripetute minacce avanzate dal Congresso degli Stati Uniti di congelare la fornitura di caccia di quinta generazione F-35 e di escludere la Turchia dall’intero programma Joint Strike Fighter.

Le motivazioni del fatto che Turchia ha fatto richiesta proprio alla Russia di un sistema di questo genere potrebbe essere legate al fatto che, prima di questo acquisto, la difesa terrestre/aerea turca era molto scarsa.

I sistemi di difesa aerea a brevissimo raggio progettati a livello nazionale — Korkut (artiglieria terrestre / aerea) e Hisar-A — sono operativi rispettivamente dal 2016 e dalla fine del 2019; il sistema Hisar-O a corto/medio raggio è in fase di test e dovrebbe diventare operativo nel 2021; l’entrata in servizio del sistema a lungo raggio Hisar-U, ancora in fase di sviluppo, è prevista nel 2023.

Pertanto, prima dell’arrivo dell’S-400 e dei primi sistemi progettati a livello nazionale, la difesa aerea della Turchia dipendeva principalmente dai suoi caccia.

Per quanto riguarda la collaborazione per la produzione dell’ S-500 si evidenzia il fatto che il Cremlino non si ponga problemi ad inserire un membro dell’Alleanza Atlantica nel suo nuovo programma missilistico di altissimo livello. Evidentemente per Mosca non c’è il pericolo che gli ingegneri turchi possano fornire informazioni “classificate” sull’S-500 e compiere le medesime operazioni di spionaggio.

 

 

Antonio Trogu   trogant@libero.it

mercoledì 20 gennaio 2021

Rivista QUADERNI N.3 DEL 2020 Luglio-Settembre 2020

 



Per la parte dedicata alla Storia, iniziano con questo numero le pubblicazioni dedicate al centenario del Milite Ignoto che ricorre il prossimo anno. L’’Istituto è particolarmente impegnato in questa data anniversaria, e la Rivista non può che assecondare questa scelta. Prosegue, sull’abbrivio della Giornata del Decorato del 2021, che non si è potuta celebrare per via della epidemia da Covid19, che non può fermare l’attività posta in essere a corredo scientifico di detta giornata, le note riguardanti la campagna di Sicilia del luglio 1943 e degli avvenimenti riguardanti la campagna d’Italia del 1944. Contributi di Massimo Coltrinari e Luigi Marsibilio, nell’ambito delle ricerche avviate a seguito dei Progetti in corso riguardanti le tematiche della Guerra di Liberazione, e una di Giorgio Clemente che affronta particolari situazioni di nostri militari durante la seconda guerra mondiale e una nota di Consalvo Dolce riguardante l’intervento dell’impegno degli Stati Uniti nel Vietnam.

 

Per la parte geografica apre Valentina Trogu trattando della sociologia della deterrenza, mentre in geopolitica delle prossime sfide, una nota sul covid e come viene affrontato, che fa riflettere sulla leaderschip degli Stati Uniti nel mondo occidentale e Luca Bordini che tratta della digitalizzazione nelle FF.AA. Infine Stefano Chiarle tratta dell’Ucraina e del suo cammino verso la democrazia.

 

Nelle rubriche, quelle relative al CESVAM si riportano alcune peculiari attività del Centro, con la evidenziazione delle realizzazioni editoriali mentre gli Indici della rivista QUADERNI ON LINE si riferiscono al III trimestre del 2020. Si può finalmente dire che un costante aggiornamento delle NOTIZIE CESVAM e degli eventi a cui si partecipa come CESVAM è possibile trovarlo sulla home page della piattaforma www.cesvam.org alla rubrica “Eventi” ed alla rubrica “Notizia CESVAM”, mentre è in progetto la pubblicazione su questa rivista dei contenuti dei vari comparti della piattaforma

La rubrica di chiusura riporta la iconografia brigate di fanteria della prima guerra mondiale, come tradizione di questa rivista.

Da ultimo, l’editoriale del Presidente Nazionale ed il Post editoriale del Direttore del Periodico sono intonati al tema della celebrazione del Milite Ignoto, nel solco delle scelte sopra dette, e dei contenuti evidenziati nella pubblicazione consorella. (massimo coltrinari)

 

In I di Copertina:  Lapide Commemorativa del Bollettino della Vittoria del 4 Novembre 1918

 info:quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org

sabato 9 gennaio 2021

Antonio TRogu Bielorussia continuano le manifestazioni anti Lukashenko

 



Sono ormai 18 week end  consecutivi che i bielorussi sono scesi in strada per chiedere le dimissioni di Aleksandr Lukashenko accusato dai dimostranti di avere ottenuto, lo scorso 9 agosto, il sesto mandato come presidente in elezioni accusate di brogli. La nuova tattica dell'opposizione e di effettuare decine di mini-raduni sparsi per la capitale Minsk invece del mega corteo per evitare arresti di massa. Ciononostante, secondo la polizia, oltre trecento persone sono state arrestate.

Come ogni domenica idranti, blindati e camion militari hanno presidiato il centro di Minsk sin dal mattino. Molte stazioni della metropolitana sono state chiuse e l'accesso a Internet impedito. L'ingente schieramento di forze dell'ordine non ha però dissuaso i dimostranti. "Crediamo, possiamo, vinceremo", è stato uno degli slogan scanditi. 

Sono state identificate,  dal gruppo di diritti umani Viasna, 215 persone arrestate non solo a Minsk, ma anche in altre città bielorusse. L'Associazione bielorussa dei giornalisti ha riferito che almeno quattro giornalisti sono stati arrestati a Minsk e nella città occidentale di Grodno,. Secondo le stime delle Nazioni Unite da agosto oltre 27mila persone sono state incarerate.

Il Comitato esecutivo del Cio ha deciso di sospendere i membri del comitato olimpico della Bielorussia presieduto dal presidente Alexander Lukashenko. Gli atleti bielorussi potranno gareggiare alle Olimpiadi come Ioa (atleti olimpici individuali).

 

Antonio Trogu   trogant@libero.it

mercoledì 30 dicembre 2020

Bilancio 2020 accesso al Blog

 


Il presente blog in questo 2020 ha avuto dalla sua apertura n.  20228      accessi

La media degli accessi al blog è stata:

I Trimestre  pari a 29

II Trimestre pari a 113

III Trimestre pari a 216

IV Trimestre pari a 208

La media degli accessi annua è di   142   elementi

I Post totali dalla apertura del blog  è pari a 375

I Trimestre  pari a 5

II Trimestre pari a 7

III Trimestre pari a 3,67

IV Trimestre pari a 4,5

La media dei post per l’anno 2020 è di  4,5    ogni mese

sabato 19 dicembre 2020

sabato 12 dicembre 2020

Gram Bretagna: l'ora si avvicina

 Quindici giorni dalla data odierna ed ancora non giunge notizie di negoziati reali e seri per accordo che regoli i rapporti tra il Regno Unito e la UE. Tutto è ad un punto morto in merito all'uscita definitiva del Regno Unito dalla Comunità europea.  Gli accordi sembrano necessari per evitare un blocco praticamente immediato degli scambi commerciali e del movimento delle persone tra il paese britannico ed il resto dell'Europa.

 Un segnale interessante di speranza è giunto con la definitiva uscita di scena di Dominic Cummings artefice della Brexit e braccio destro del primo ministro Johnson, accompagnato dalle dimissioni di Lee Cain. Questi due personaggio usciti dalla scena politica inglese erano fautori della linea dura. Sembra avere più spazio per una linea morbida Carrie Symonds, la compagna di Johnson. L'attesa è grande, ma che il nodo si possa scigliore è veramente difficile.

lunedì 7 dicembre 2020

Bosnia Erzegovina. L'assetto istituzionale

Fonte: Internazionale n. 1386 27 novembre 2020
 

venerdì 27 novembre 2020

Elezioni i Bosnia: vittoria delle forze politiche non settarie e plurinazionali

 Le lezioni in Bosnia del 15 novembre 2020 hanno dato risultati di grande portata e sembra che stia veramente iniziando un cambiamento radicale. Le elezioni si sono svolte nella assoluta regolarità, che per l'area considerata è una notizia. Dalla consultazione sono usciti battuti i partiti nazionalisti che hanno dominato la politica bosniaca da oltre 25 anni. Ha vinto la coalizione dei quattro , che raggruppa il partito socialdemocratico, il Partito nostro, il partito Popolo e giustizia e la Lista indipendente bosniaca con netto margine segnando la pesante sconfitta del SDA, il principale partito nazionalista mussulmano bosniaco

martedì 24 novembre 2020

Il mondo di Macron ed i suoi limiti



 di

 da www.treccani.it/ atlante

 

Emmanuel Macron ha realizzato una lunga discussione con i giovani ricercatori di Le Grand Continent, in cui espone la sua “Dottrina”. Il presidente francese propone di riparare le fratture di una “economia sociale di mercato” divenuta sempre più aperta e sempre meno sociale, e non più in grado di affrontare le sfide del nostro tempo. A partire dal cambiamento climatico, dalle disuguaglianze, dalla condizione economica e psicologica della classe media occidentale. La risposta, per Macron, passa per la sostituzione del Washington Consensus con un Consenso di Parigi. Vasto programma, si potrebbe dire, citando Charles de Gaulle, di cui nel 2020 l’Eliseo ha celebrato il cinquantennale della morte.

L’espressione “Consenso di Parigi” (Consensus de Paris) non è nuova, ma, nella storia intellettuale, ha un significato opposto. Nei suoi studi sull’organizzazione economica internazionale, Rawi Abdelal della Harvard Business School parla di “consenso di Parigi” per descrivere l’influenza nei funzionari internazionali francesi nel sostegno alla globalizzazione dei mercati finanziari e alla riduzione dei vincoli alla mobilità dei capitali. In termini storici, la cosiddetta “svolta del rigore” di Mitterrand nel 1983, dopo i fallimentari progetti dell’inizio del suo mandato presidenziale, si trasferisce nel contesto globale. Questo processo avviene con una fondamentale impronta francese, attraverso l’azione di Jacques Delors nella Commissione europea, Henri Chavranski nell’OCSE e Michel Camdessus nel Fondo monetario internazionale. L’adesione dei socialisti francesi al liberismo è un contesto culturale in cui si muove il giovane Emmanuel Macron, prima del ripensamento odierno, che mostra l’evoluzione del suo pensiero.   

Oggi, difficilmente la crisi del Consenso di Washington (formula comunque caduta in disuso), porterà all’ascesa del Consenso di Parigi. Allora perché non Seoul, o Tokyo, o Hanoi? Allora perché non Berlino? In effetti, l’esposizione di Macron può essere letta soprattutto con occhiali statunitensi e tedeschi, perché è a Washington e a Berlino che sono dedicati i messaggi più forti. Verso gli Stati Uniti, perché Macron rivendica la capacità di aver coinvolto la Cina in ambito multilaterale, soprattutto in riferimento al clima. E perché verso la Cina Macron ha un linguaggio più cauto rispetto a quello della competizione e della rivalità, adottato a livello europeo. Il presidente francese esprime una certa invidia per il progetto cinese delle Vie della Seta, nel suo significato simbolico legge la vitalità di un popolo, da cui gli europei debbono imparare. Quando illustra l’idea di una “autonomia strategica” europea, Macron considera gli Stati Uniti e la Cina sostanzialmente equidistanti: anzi, è proprio per il legame in termini di sicurezza e di valori con gli Stati Uniti che porta a marcare una “dichiarazione di indipendenza”. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno un avversario: la Cina. Mentre agli europei Macron propone una “rivoluzione positiva”, dove non c’è un nemico geopolitico o ideologico. A suo avviso, gli europei non devono avere un singolo obiettivo, bensì la presunzione di essere leader nel mondo allo stesso tempo su quattro temi fondamentali (istruzione, sanità, ecologia, digitale).

La ricerca di una leadership su queste quattro aree sarebbe stata eccessiva anche per l’America di Franklin Delano Roosevelt, che si limitava a quattro libertà più generiche (e aveva Norman Rockwell per dipingerle). Ma il punto è: a partire da quali risorse e da quale coesione interna sono realizzabili questi progetti? Una domanda che ci porta al confronto con la Germania. Macron, secondo una tradizionale posizione francese, in cui inserisce il suo impulso da politico-intellettuale in grado di discutere agilmente di sovranità westfaliana, ha un’idea dell’Europa come spazio in cui la Germania paga per realizzare progetti industriali e tecnologici francesi. Da un lato il portafoglio, dall’altro la testa, o se vogliamo l’impeto. In quest’ottica, la visione di Macron ‒ e del commissario Breton ‒ è effettivamente emersa: le loro idee di aggregazione industriale (a guida francese, mentre ai progetti a guida italiana si applica la “concorrenza”) rispondono meglio al contesto Covid-19 e a un certo ripensamento dell’industria tedesca ad alta tecnologia dei rapporti con la Cina. Ma la mappa della politica estera, dell’idea di difesa e dei rapporti con i vicini continua a essere molto diversa per la Germania. Con la ministra della Difesa (e meteorica leader CDU), Annegret Kramp-Karrenbauer, che ha attaccato l’autonomia strategica, per poi essere redarguita dallo stesso Macron che evoca Angela Merkel. E con un’idea delle minacce e dei rivali molto diversa: basti pensare alla Turchia, potenza curiosamente quasi assente nell’esposizione della Dottrina Macron, a dispetto delle forti tensioni degli ultimi mesi.

 

Immagine: Emmanuel Macron ( 23 luglio 2020). Crediti: Frederic Legrand - COMEO / Shutterstock.com

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata

martedì 20 ottobre 2020

Erdoğan attacca Macron sul tema della presenza dell’Islam in Francia

 

 Da www.treccani.it/atlante

 

Recep Tayyip Erdoğan ha fortemente criticato martedì 6 ottobre Emmanuel Macron per la legge sul separatismo religioso; il presidente turco si erge a difesa dell’Islam e accusa Macron di atteggiamento «colonialista». Il progetto di legge Darmanin-Schiappa, voluto fortemente dal presidente francese, tende a inserire le pratiche religiose, in particolare l’Islam, nelle regole dell’ordinamento laico e repubblicano, contrastandone l’uso politico soprattutto se radicale e indirizzato da paesi stranieri. Con il termine ‘separatismo religioso’, Macron indica alcuni fenomeni diffusi nelle periferie degradate, dove la presenza dello Stato è debole, e alcuni cittadini di fede musulmana vedono nell’Islam l’unico riferimento, restando distanti dall’adesione ai valori laici e democratici della repubblica francese. Il progetto si presenta come una riforma della storica legge del 1905 che stabilisce in modo netto la separazione fra Chiesa e Stato, fondando la laicità delle istituzioni francesi; il tentativo è quello di creare nuovi strumenti per contrastare il fondamentalismo radicale e potenzialmente violento.

 

Macron, nel presentare la legge, ha inoltre definito l’Islam una religione che vive una crisi in tutto il mondo; le sue dichiarazioni hanno suscitato una forte reazione di Recep Tayyip Erdoğan che nel corso di una trasmissione televisiva ha attaccato direttamente il presidente francese: «Le affermazioni di Macron secondo il quale l’Islam sarebbe in crisi, sono un’aperta provocazione e vanno ben oltre il rispetto». Secondo Erdoğan, gli attacchi ai musulmani sono una costante delle politiche occidentali e risentono di atteggiamenti neocolonialisti.

 

L’affondo di Erdoğan si colloca in un momento particolare delle relazioni fra la Turchia e l’Unione Europea: nel Consiglio europeo straordinario (1 e 2 ottobre) l’Unione ha condannato l’atteggiamento della Turchia nel Mediterraneo orientale e ha espresso solidarietà alla Grecia e a Cipro; si tratta però di un’ammonizione a cui non sono seguite sanzioni, che erano state ventilate e che verranno invece applicate verso la Bielorussia.

 

L’importanza di Ankara nel contenimento dei flussi migratori influenza l’orientamento dell’Unione; c’è stata però anche una parziale distensione fra i contendenti, favorita dall’allontanamento della nave di perforazione turca Yavuzdalle coste di Cipro, dalla mediazione della NATO, il cui segretario generale Jens Stoltenberg si è recato ad Atene e Ankara, ma anche dall’avvio di canali di comunicazione diretta fra le parti, per evitare incidenti. L’atteggiamento meno aggressivo della Turchia nel contenzioso sui confini marittimi accompagna però il forte coinvolgimento di Ankara nello scontro in Nagorno Karabakh, al fianco dell’Azerbaigian: uno schieramento che non si concretizza soltanto con l’appoggio politico e diplomatico alle rivendicazioni azere, ma passa anche attraverso la condivisione di strumenti militari come i droni e l’invio sul campo di battaglia di mercenari siriani.

 

Alla luce dello scontro con Macron, in cui Erdoğan si ritaglia il ruolo per lui congeniale di protettore dell’Islam, appare chiaro che la Turchia non sta affatto facendo passi indietro rispetto alle sue ambizioni egemoniche e al suo ruolo anomalo all’interno della NATO. Coerentemente con questa visione strategica, mentre sta sviluppando prove di dialogo con la Grecia, Ankara continua a giocare un ruolo importante e attivo in molti terreni di conflitto (Libia, Siria, Nagorno Karabakh), a proteggere le posizioni vicine alla Fratellanza Musulmana e a mantenere una linea di confronto molto duro verso la Francia, che si frappone ai suoi obiettivi.

sabato 10 ottobre 2020

Rivista QUADERNI n. 2 del 2020

info: quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org

info:
 

giovedì 10 settembre 2020

LImes, Usa vs Germania

Fonte LIMES. Rivista di geopolitica.
 

venerdì 7 agosto 2020

Report 2019 - 2020 Blog dedicato all'Europa




www. coltrinariatlanteeuropa.blogspot.com
Blog di sviluppo per l'approfondimento
della Geografia Politica ed Economica
attraverso immagini, cartine, grafici e note.
 Atlante Geografico Statistico
Capacità dello Stato. Parametrazione a 100 riferito all’Italia.
Spazio esterno del CESVAM –
Istituto del Nastro Azzurro.
 attualmente messo a disposizione per i frequentatori del
 Master di 1° livello in
 Politica Militare comparata. dal 1960 ad oggi come approfondimento e raccolta di materiale per le tesi

Aperto nel 2008, ha un totale di 16759 visitatori
 al 30 settembre 2018,
17257 al febbraio 2019
 con una media mensile che oscilla tra i 300 e 400 visitatori.
Ad agosstp 2020 il totale dei contatti è salito a 189221
 con una media di circa 100 contatti  al mese

Sono stati pubblicati 205 post.
Negli ultimi 12 mesi fino al luglio 2020 il totale dei post è salito a 345

Come utenza, gli ultimi rilevamenti vedono contatti dagli Stati Uniti e dalla Germania  sull'ordine delle decine
mentre sull’ordine delle unità
sono i contatti dall’ Italia, Francia ed altri paesi europei.

I post inseri in questo blo sono sulla medi di 4 al mese, generalmente accompagnanti da un carta geografica
(info:centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org)



 Per una più ampia visione del conetsto in cui il blog opera vds:

:www.cesvam.org  sia per gli eventi in corso che per le informazioni

Il Cesvam è inserito nell'Istituto del nastro Azzurro: contatti ed info:www.istitutodelnastroazzurro.org


 Il Prossimo post sarà pubblicato il 7 settembre 2020

martedì 28 luglio 2020

La Germania e L'Italia

Fonte. Rivista LIMES,
info:www.limesonline,com

 Tema per ipotesi di laurea. I rapporti tra Italia e Germania e l'influenza tedesca in Italia
Approfondimenti:www.coltrinariatlanteitalia.blogspot.com

martedì 21 luglio 2020

Il progetto E$= WAterway

Fonte: Rivista LIMES, rivista di geopolitica
 Info:www.limesonline.com
contatti:www.ilmioabbonamento.itIl progetto E40 è la realizzazione di una via d'acqua che attraverso la Polonia, la Bielorussiae l'Ucraina. Eè formata dal fiume Vistola fino a Varsavia fino aBrest dal fiume Bug in Bielorussia. Qui dovrebbe essere costruito un canale o pi canali per arrivare i Uncraina. Questa via d'accqua agevolerebbe i commerci con questi paesi ,anche se non è ben vista da Mosca.

Tema di Laurea.
Approfondimento:wwwunicusano.it/master

contatti: www.cesvam.org

martedì 14 luglio 2020

La Russia Crogiulo di Popoli

la Russia crogiolo di Popoli



Vladimir Pachkow

Abstract. l'esperienza degli ex grandi stati che hanno affrontato la sfida del convivere di diverse Nazioni all'interno dei loro confini non può essere ignorata nel mondo globalizzato di oggi sebbene quasi tutti non fossero democrazie a volte e si riuscivano a rendere tale convivenza pacifica e reciprocamente arricchente.
 Inoltre non si deve dimenticare che il nazionalismo è un fenomeno moderno che non ha fatto solo del bene tra tutti gli stati nel cui territorio sono vissuti e popoli diversi come l'impero ottomano o l'impero asburgico solo la Russia è sopravvissuta come stato multinazionale anche se con confini fortemente ridotti ancora oggi molti popoli diversi di un insieme in questo paese Come gestire questa convivenza nonostante tutti i problemi e conflitti?
Fonte: www.laciviltàcattolica.it

Ipotesi del tema di tesi

 Approfodnimenti:www.unicusano.it/master

Info e contatti: www.cesvam.org

martedì 7 luglio 2020

domenica 21 giugno 2020

Il Mar d'Azov conteso tra Ucraina e Russia

Fonte: LIMES rivista di Geopolitica. Info www.il mio abbonamento.it

Il confronto tra Ucraina e Russia, fonte di instabilità nell'Europa orientale ed anche dell'Europa stessa ha un nuovo scenario: la guerra per il controllo del mare d'Azov. La annessione della Crimea da parte della Russia ha determinato motivi di attrito per questo mare chiuso in ogni sua parte. Ennesimo conflitto che viene tenuto a bassa intensità pronto a riaccendersi se Mosca avverte pressioni ulteriori s ai sui confini meridionali.

domenica 14 giugno 2020

La Germania e l'interfaccia con la Russia e La Cina

Fonte: LIMES rivista di geopolitica  Info: il mio abbonamento.it

La Germania è sempre più attratta da una revisione degli accordi in ambito europeo per aprisi all'oriente e dare vita ad un triangolo con la Russia e La Cina che darebbe una risposta agli Stati Uniti. Entrerebbe in gioco  Hearthland e sicuramente gli equilibri mondiali iniziarebboero a cambiare. 

domenica 7 giugno 2020

Il Covid 19 impone la revisione di Schengent?

Fonte LImes rivista di Geopolitica
 Info:il mio abbonamenti.it

La Carta mostra la precaria situazione del movimento dei cittadini in Europa. Molti Stati cominciano a vedere negli accordi di Schengent limitazioni e chiedono revisione. La epidemia al momento ha congelato il problema ma sicuramente dovrà essere ripreso ed affrorntato. 

venerdì 29 maggio 2020

Germania: crescita media della popolazione

Fonte LIMES. rivista di geopolitica  Fonte: www.ilmioabbonamento

mercoledì 27 maggio 2020

Terre di confronto

Fonte: LIMES Rivista di geopolitica, Info:www.ilmioabbonamento.it
La Carta mostra i paesi dell'ex patto di Varsavia che dal 1990 si sono sottratti dalla influenza ed al domino russo. In questi trenta anni hanno mostrato tutta la loro debolezza, non riuscendo ad assimilare il vero spirito dell'Unione europea. Hanno assunto un atteggiamento di pretesa che vivia via li ha portati a chiedere sempre di più fino a passare il limite che fatalmente li sta gettando nelle mani dell'eruoscetticismo e dei movimenti populisti, sovranisti, xnofobi e totalitari. Ovvero come lo era per la URSS, anche per l'Unione Europa sono un peso. L'Esempio dell'Ungheria che si è avviata ad una dittatura di destra modello sudamericano, l'antitesi dello spirito europeo nato dalla vittoria sul fascimso e sul nazismo, mostra che i germi in quel paese del movimento fascista sono sempre vivi. La Polonia, allontanatasi dalla Chiesa ispirata da Giovanni Paolo II, è anch'essa orientata verso atteggiamenti estremistici, che rinnegano sempre più i principi europei. I Balcani sono sempre quella perenne fonte di instabilità, vera spina nel fianco di una Europa che non può più tollerarli. L'Ucrain, infine, divisa in due al suo interno nel suo contrasto con la Russia ha fatto l'esatto contrario di quello che una nazionale europea doveva fare. L'Europa ha bisogno di stabilità e crescita, ed un conflitto con la Russia è l'ultima cosa augurabile.
 In concreto in trenta anni l'acquisizione di questi Stati, terre di mezzo, non è stato un buon affare la l'Unione Europea, Era meglio che fossero rimasti sotto il contorllo russo, così il peso di queste loro instabilità lo doveva sopportare Mosca e non bruxelles.

martedì 19 maggio 2020

Germania: Età media delle popolazione

Fonte LIMES, rivista di geopolitica  Info:www.ilmioabbonamento.it

domenica 10 maggio 2020

Germania. La produttivita dei Lander

Fonte. LIMES Rivista di geopolitica  Info ilmioabbonamento.it

venerdì 24 aprile 2020

QUADERNI n. 2 del 2019


La rivista può essere richiesta a Istituto del Nastro Azzurro, Roma ((segreteriagenerale@istitutodelnastroazzurro.org

lunedì 20 aprile 2020

Dati Quantitativi MBT ed IFV II parte

Main Battle Tank

Principali MTB (Main Tank Battle) e IFV (Infantry Fighting Vehicles) a disposizione degli eserciti europei – parte seconda
Portogallo: MTB 37 Leopard 2A6 e IFV 30 Pandur II
Danimarca: MTB 38 Leopard 2A5 e IFV 44 CV9035MkIII
Romania: MTB 418 (260 T-55AM – 158 TR-85) e IFV 139 MLI-84/84M
Bulgaria: MTB 90 T-72M1/M2 e IFV 160 (90 BMP-1 – 70 BMP-23)
Ungheria: MTB 44 T-72M1 e IFV  120 BTR-80A
Repubblica Ceca: MTB 30 T-72M4 e IFV 227 ( 120 BMP-2  -  107 Pandur II)
Serbia: MTB 212 (199 M-84 – 13 T72-M e IFV 335 ( 223 M-80 – 12 Lazar 3)
Croazia: MTB 75 M-84 e IFV 101 M-80
Turchia: MTB 2379 (316 Leopard 2A4 – 170 Leopard 1A4 – 227 Leopard 1A3 – 916 M60A1/A3/T
              – 750 M48A5)  e IFV 645 ACV-15

I dati riportati sono tratti dal Military Balance 2019
Antonio Trogu (trogant@libero.it)

domenica 12 aprile 2020

Swedish security and defence community.

Russia’s annexation of Crimea in 2014 and its support of separatists in eastern Ukraine were a clear indication to the Swedish security and defence community that Russia’s increased involvement in the affairs of neighbouring states now posed a challenge to the hitherto-benign security environment in the Baltic. This situation was reflected in a May 2014 report by the Swedish Defence Commission. This document, which set out objectives for security policy and defence developments over the next five years, noted that the territorial defence of Sweden was once again the primary task for the Swedish Armed Forces (SAF). At the same time, having been subject to repeated reductions in the 1990s and early 2000s, no further cuts were announced in defence spending or organisation. The subsequent defence bill, agreed by parliament in 2015, said that the war-fighting capability of the SAF needed to be strengthened along with defence cooperation with other countries and organisations, within the restrictions of a non-aligned policy. In addition, initial steps were taken to reactivate the Cold War-era ‘total defence’ concept, in terms of 
planning and preparatory actions involving national and local government agencies, as well as private enterprises and civil society. Another outcome was that the trend of falling defence expenditure levelled out and started to rise in absolute terms, although not as a percentage of GDP.


By, The Military Balance, 2019, Londo IISS oag. 78
L'ulteriore analisi della politica militare svedese, della consistenza dell'Esercito, Marina ed Aereonautica si torva sulla pubblicazione citata alle pagine 79-92

mercoledì 8 aprile 2020

Dati quantitativi: MTB eIFV 1


Principali MTB (Main Tank Battle) e IFV (Infantry Fighting Vehicles) a disposizione degli eserciti europei:
Italia: MTB 200 Ariete e IFV 428 (200 Dardo e 228 Freccia)
Francia: MTB 200 Leclerc e IFV 627 VBCI
Germania: MTB 236 Leopard 2A5/A6/A7 e IFV 578 (357 Murder e 221 Puma)
Regno Unito: MTB 227 Challenger 2 e IFV  623 Warrior FV 510/511/514/515
Spagna : MTB 327 Leopard 2A4/2E e IFV 227 Pizzarro
Grecia: MTB 1328 Leopard/M60/M48 e IFV 398 BMP-1
Polonia: MTB 637 Leopard/PT-91/T72 e IFV 1636 (1277 BMP-1 e 359 Rosomak)
I dati riportati sono tratti dal Military Balance 2019
Antonio Trogu trogant@libero.it

giovedì 2 aprile 2020

Potere aereo in Euroa


Secondo il Military Balance, nel sua edizione del 2019, le principali flotte degli aerei da combattimento (Tactical combat aircraft fleets,) sono in dotazione alle forze armate dei seguenti paesi.

Turkey                 308
Greece                 231
France                 208
Italy                     200
Germany             197
United Kingdom  191
Spain                   167
Poland                   98
Sweden                 96
Switzerland             8

 Anche in questa lista, come quella degli uomini e dei carri amati, in testa si trovano la Turchia e la Grecia, poi vengono gli altri paesi europei.

Fonte: The Military Balance, 2019, Londo, IISS

lunedì 30 marzo 2020

Le Origini europee del presidente degli Stati Uniti


Fonte della Carta: LIMES, rivista di geopolitica
info:www.ilmioabbonamento.org

lunedì 23 marzo 2020

La Proiezione della Germania in Italia



UNo degli aspetti da prendere in esame in tema di unità nazionale è l'influenza che la Germania esercita sul nostro paese. Influenza che è il retaggio dei una situazione generata all'indomani del Congresso di Vienna. In pratica l'Austria dominava tutto il settentrione direttamente ed indirettamente, mentre la sua influenza si estendeva anche a Napoli. Come noto per Vienna l'Italia era una semplice espressione geografica.

Nelle sue aree di influenza, dopo il risorgimento, dopo la prima guerra mondiale in cui i confini geografici sono stati portati al Brennero, dopo le vicende del 1943-1945, in cui due regioni sono state annesse al Reich il Friuli Venezia Giulia e l'Alto Adige, dopo l'unificazione della Germania, oggi si può ben tracciare un "limes" entro il quale vi è l'influenza tedesca. Per il Turismo le quattro regioni di massimo afflusso sono il Trentino Alto Adige, il Veneto, la Lombardia, la Toscana. Le Marche seguono con località referite dai tedeschi nella parte settentrionale della regione.
Per i trasporti, l'asse principale è la Bologna Brennero
La Carta indica in quale regioni vi è il numero di studenti che imparano il tedesco a scuola. con dati estremamente significativi.
 Infine da sottolinere che il maggior cimitero militare tedesco è sul Passo della Futa, lungo il limes sopra tracciato,


Fonte della Carta: LIMES, rivista di geopolitica
Info: www.il mioabbonamento.it