sabato 27 febbraio 2021
La Russia di Stalin e le implicazioni politica alla vigilia della guerra fredda. La Prigiona di guerra
martedì 9 febbraio 2021
La Difesa missilistica.
CONTATTI: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
domenica 31 gennaio 2021
Ankara produrrà il sistema missilistico antiaereo S-500 in collaborazione con la Russia
ANTONIO TROGU
La Turchia, dopo avere confermato l’acquisizione del sistema
antiaereo russo S-400 ha annunciato l’intenzione di uno sviluppo congiunto del
sistema missilistico S-500.
Nel settembre 2017
Russia e Turchia firmano un contratto di 2,5 miliardi di
dollari per la
fornitura di sistemi missilistici S-400 Russi alla Turchia. Il primo lotto del
contratto è consegnato nel luglio 2019 e, secondo quanto
riportato dalla TASS, il contratto per la consegna del secondo lotto dei
sistemi missilistici antiaerei S-400 alla Turchia è stato firmato.
Questa notizia, sommata alla conferma
dell’affare fatto con i sistemi S-400 già acquistati a Mosca, non fa che
rendere ancora più difficile il rapporto tra Washington e Ankara. Il premier
turco Recep Tayyip Erdogan ha confermato l’acquisto dei
sistemi S-400 dalla controparte russa, nonostante le ripetute minacce
avanzate dal Congresso degli Stati Uniti di congelare la
fornitura di caccia di quinta generazione F-35 e
di escludere la Turchia dall’intero programma Joint Strike Fighter.
Le
motivazioni del fatto che Turchia ha fatto richiesta proprio alla Russia di un
sistema di questo genere potrebbe essere legate al fatto che, prima di questo
acquisto, la difesa terrestre/aerea turca era molto scarsa.
I sistemi
di difesa aerea a brevissimo raggio progettati a livello nazionale — Korkut
(artiglieria terrestre / aerea) e Hisar-A — sono operativi rispettivamente dal
2016 e dalla fine del 2019; il sistema Hisar-O a corto/medio raggio è in fase
di test e dovrebbe diventare operativo nel 2021; l’entrata in servizio del
sistema a lungo raggio Hisar-U, ancora in fase di sviluppo, è prevista nel
2023.
Pertanto,
prima dell’arrivo dell’S-400 e dei primi sistemi progettati a livello
nazionale, la difesa aerea della Turchia dipendeva principalmente dai suoi
caccia.
Per
quanto riguarda la collaborazione per la produzione dell’ S-500 si evidenzia il
fatto che il Cremlino non si ponga problemi ad inserire un membro
dell’Alleanza Atlantica nel suo nuovo programma missilistico di altissimo
livello. Evidentemente per Mosca non c’è il pericolo che gli ingegneri turchi
possano fornire informazioni “classificate” sull’S-500 e compiere le medesime
operazioni di spionaggio.
Antonio Trogu trogant@libero.it
mercoledì 20 gennaio 2021
Rivista QUADERNI N.3 DEL 2020 Luglio-Settembre 2020
Per la parte dedicata
alla Storia, iniziano con questo numero le pubblicazioni dedicate al centenario
del Milite Ignoto che ricorre il prossimo anno. L’’Istituto è particolarmente
impegnato in questa data anniversaria, e la Rivista non può che assecondare
questa scelta. Prosegue, sull’abbrivio della Giornata del Decorato del 2021,
che non si è potuta celebrare per via della epidemia da Covid19, che non può
fermare l’attività posta in essere a corredo scientifico di detta giornata, le
note riguardanti la campagna di Sicilia del luglio 1943 e degli avvenimenti
riguardanti la campagna d’Italia del 1944. Contributi di Massimo Coltrinari e
Luigi Marsibilio, nell’ambito delle ricerche avviate a seguito dei Progetti in
corso riguardanti le tematiche della Guerra di Liberazione, e una di Giorgio Clemente
che affronta particolari situazioni di nostri militari durante la seconda
guerra mondiale e una nota di Consalvo Dolce riguardante l’intervento
dell’impegno degli Stati Uniti nel Vietnam.
Per la parte
geografica apre Valentina Trogu trattando della sociologia della deterrenza,
mentre in geopolitica delle prossime sfide, una nota sul covid e come viene
affrontato, che fa riflettere sulla leaderschip degli Stati Uniti nel mondo
occidentale e Luca Bordini che tratta della digitalizzazione nelle FF.AA.
Infine Stefano Chiarle tratta dell’Ucraina e del suo cammino verso la democrazia.
Nelle rubriche,
quelle relative al CESVAM si riportano alcune peculiari attività del Centro,
con la evidenziazione delle realizzazioni editoriali mentre gli Indici della
rivista QUADERNI ON LINE si riferiscono al III trimestre del 2020. Si può
finalmente dire che un costante aggiornamento delle NOTIZIE CESVAM e degli
eventi a cui si partecipa come CESVAM è possibile trovarlo sulla home page
della piattaforma www.cesvam.org alla rubrica
“Eventi” ed alla rubrica “Notizia CESVAM”, mentre è in progetto la
pubblicazione su questa rivista dei contenuti dei vari comparti della
piattaforma
La rubrica di chiusura
riporta la iconografia brigate di fanteria della prima guerra mondiale, come
tradizione di questa rivista.
Da ultimo,
l’editoriale del Presidente Nazionale ed il Post editoriale del Direttore del
Periodico sono intonati al tema della celebrazione del Milite Ignoto, nel solco
delle scelte sopra dette, e dei contenuti evidenziati nella pubblicazione consorella.
(massimo coltrinari)
In I di Copertina: Lapide Commemorativa del Bollettino della
Vittoria del 4 Novembre 1918
sabato 9 gennaio 2021
Antonio TRogu Bielorussia continuano le manifestazioni anti Lukashenko
Sono ormai
18 week end consecutivi che i bielorussi
sono scesi in strada per chiedere le dimissioni di Aleksandr Lukashenko accusato
dai dimostranti di avere ottenuto, lo scorso 9 agosto, il sesto mandato come
presidente in elezioni accusate di brogli. La nuova tattica dell'opposizione e
di effettuare decine di mini-raduni sparsi per la capitale Minsk invece del
mega corteo per evitare arresti di massa. Ciononostante, secondo la polizia, oltre
trecento persone sono state arrestate.
Come ogni
domenica idranti, blindati e camion militari hanno presidiato il centro di
Minsk sin dal mattino. Molte stazioni della metropolitana sono state chiuse e
l'accesso a Internet impedito. L'ingente schieramento di forze dell'ordine non
ha però dissuaso i dimostranti. "Crediamo, possiamo, vinceremo", è
stato uno degli slogan scanditi.
Sono state
identificate, dal gruppo di diritti
umani Viasna, 215 persone arrestate non solo a Minsk, ma anche in altre città
bielorusse. L'Associazione bielorussa dei giornalisti ha riferito che almeno
quattro giornalisti sono stati arrestati a Minsk e nella città occidentale di
Grodno,. Secondo le stime delle Nazioni Unite da agosto oltre 27mila persone
sono state incarerate.
Il Comitato esecutivo del Cio ha deciso di sospendere i membri del
comitato olimpico della Bielorussia presieduto dal presidente Alexander
Lukashenko. Gli atleti bielorussi potranno gareggiare alle Olimpiadi come Ioa
(atleti olimpici individuali).
Antonio
Trogu trogant@libero.it
mercoledì 30 dicembre 2020
Bilancio 2020 accesso al Blog
Il presente blog in
questo 2020 ha avuto dalla sua apertura n.
20228 accessi
La media degli
accessi al blog è stata:
I Trimestre pari a 29
II Trimestre pari a
113
III Trimestre pari a
216
IV Trimestre pari a
208
La media degli
accessi annua è di 142 elementi
I Post totali dalla
apertura del blog è pari a 375
I Trimestre pari a 5
II Trimestre pari a 7
III Trimestre pari a
3,67
IV Trimestre pari a
4,5
La media dei post per
l’anno 2020 è di 4,5 ogni mese
sabato 19 dicembre 2020
sabato 12 dicembre 2020
Gram Bretagna: l'ora si avvicina
Quindici giorni dalla data odierna ed ancora non giunge notizie di negoziati reali e seri per accordo che regoli i rapporti tra il Regno Unito e la UE. Tutto è ad un punto morto in merito all'uscita definitiva del Regno Unito dalla Comunità europea. Gli accordi sembrano necessari per evitare un blocco praticamente immediato degli scambi commerciali e del movimento delle persone tra il paese britannico ed il resto dell'Europa.
Un segnale interessante di speranza è giunto con la definitiva uscita di scena di Dominic Cummings artefice della Brexit e braccio destro del primo ministro Johnson, accompagnato dalle dimissioni di Lee Cain. Questi due personaggio usciti dalla scena politica inglese erano fautori della linea dura. Sembra avere più spazio per una linea morbida Carrie Symonds, la compagna di Johnson. L'attesa è grande, ma che il nodo si possa scigliore è veramente difficile.
lunedì 7 dicembre 2020
venerdì 27 novembre 2020
Elezioni i Bosnia: vittoria delle forze politiche non settarie e plurinazionali
Le lezioni in Bosnia del 15 novembre 2020 hanno dato risultati di grande portata e sembra che stia veramente iniziando un cambiamento radicale. Le elezioni si sono svolte nella assoluta regolarità, che per l'area considerata è una notizia. Dalla consultazione sono usciti battuti i partiti nazionalisti che hanno dominato la politica bosniaca da oltre 25 anni. Ha vinto la coalizione dei quattro , che raggruppa il partito socialdemocratico, il Partito nostro, il partito Popolo e giustizia e la Lista indipendente bosniaca con netto margine segnando la pesante sconfitta del SDA, il principale partito nazionalista mussulmano bosniaco
martedì 24 novembre 2020
Il mondo di Macron ed i suoi limiti
di
i Alessandro Aresu
da www.treccani.it/ atlante
Emmanuel Macron ha realizzato una lunga discussione con i giovani ricercatori di Le Grand Continent, in cui espone la sua “Dottrina”. Il presidente francese propone di riparare le fratture di una “economia sociale di mercato” divenuta sempre più aperta e sempre meno sociale, e non più in grado di affrontare le sfide del nostro tempo. A partire dal cambiamento climatico, dalle disuguaglianze, dalla condizione economica e psicologica della classe media occidentale. La risposta, per Macron, passa per la sostituzione del Washington Consensus con un Consenso di Parigi. Vasto programma, si potrebbe dire, citando Charles de Gaulle, di cui nel 2020 l’Eliseo ha celebrato il cinquantennale della morte.
L’espressione “Consenso di Parigi” (Consensus de Paris) non è nuova, ma, nella storia intellettuale, ha un significato opposto. Nei suoi studi sull’organizzazione economica internazionale, Rawi Abdelal della Harvard Business School parla di “consenso di Parigi” per descrivere l’influenza nei funzionari internazionali francesi nel sostegno alla globalizzazione dei mercati finanziari e alla riduzione dei vincoli alla mobilità dei capitali. In termini storici, la cosiddetta “svolta del rigore” di Mitterrand nel 1983, dopo i fallimentari progetti dell’inizio del suo mandato presidenziale, si trasferisce nel contesto globale. Questo processo avviene con una fondamentale impronta francese, attraverso l’azione di Jacques Delors nella Commissione europea, Henri Chavranski nell’OCSE e Michel Camdessus nel Fondo monetario internazionale. L’adesione dei socialisti francesi al liberismo è un contesto culturale in cui si muove il giovane Emmanuel Macron, prima del ripensamento odierno, che mostra l’evoluzione del suo pensiero.
Oggi, difficilmente la crisi del Consenso di Washington (formula comunque caduta in disuso), porterà all’ascesa del Consenso di Parigi. Allora perché non Seoul, o Tokyo, o Hanoi? Allora perché non Berlino? In effetti, l’esposizione di Macron può essere letta soprattutto con occhiali statunitensi e tedeschi, perché è a Washington e a Berlino che sono dedicati i messaggi più forti. Verso gli Stati Uniti, perché Macron rivendica la capacità di aver coinvolto la Cina in ambito multilaterale, soprattutto in riferimento al clima. E perché verso la Cina Macron ha un linguaggio più cauto rispetto a quello della competizione e della rivalità, adottato a livello europeo. Il presidente francese esprime una certa invidia per il progetto cinese delle Vie della Seta, nel suo significato simbolico legge la vitalità di un popolo, da cui gli europei debbono imparare. Quando illustra l’idea di una “autonomia strategica” europea, Macron considera gli Stati Uniti e la Cina sostanzialmente equidistanti: anzi, è proprio per il legame in termini di sicurezza e di valori con gli Stati Uniti che porta a marcare una “dichiarazione di indipendenza”. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno un avversario: la Cina. Mentre agli europei Macron propone una “rivoluzione positiva”, dove non c’è un nemico geopolitico o ideologico. A suo avviso, gli europei non devono avere un singolo obiettivo, bensì la presunzione di essere leader nel mondo allo stesso tempo su quattro temi fondamentali (istruzione, sanità, ecologia, digitale).
La ricerca di una leadership su queste quattro aree sarebbe stata eccessiva anche per l’America di Franklin Delano Roosevelt, che si limitava a quattro libertà più generiche (e aveva Norman Rockwell per dipingerle). Ma il punto è: a partire da quali risorse e da quale coesione interna sono realizzabili questi progetti? Una domanda che ci porta al confronto con la Germania. Macron, secondo una tradizionale posizione francese, in cui inserisce il suo impulso da politico-intellettuale in grado di discutere agilmente di sovranità westfaliana, ha un’idea dell’Europa come spazio in cui la Germania paga per realizzare progetti industriali e tecnologici francesi. Da un lato il portafoglio, dall’altro la testa, o se vogliamo l’impeto. In quest’ottica, la visione di Macron ‒ e del commissario Breton ‒ è effettivamente emersa: le loro idee di aggregazione industriale (a guida francese, mentre ai progetti a guida italiana si applica la “concorrenza”) rispondono meglio al contesto Covid-19 e a un certo ripensamento dell’industria tedesca ad alta tecnologia dei rapporti con la Cina. Ma la mappa della politica estera, dell’idea di difesa e dei rapporti con i vicini continua a essere molto diversa per la Germania. Con la ministra della Difesa (e meteorica leader CDU), Annegret Kramp-Karrenbauer, che ha attaccato l’autonomia strategica, per poi essere redarguita dallo stesso Macron che evoca Angela Merkel. E con un’idea delle minacce e dei rivali molto diversa: basti pensare alla Turchia, potenza curiosamente quasi assente nell’esposizione della Dottrina Macron, a dispetto delle forti tensioni degli ultimi mesi.
Immagine: Emmanuel Macron ( 23 luglio 2020). Crediti: Frederic Legrand - COMEO / Shutterstock.com
venerdì 30 ottobre 2020
Rapporti tra Francia e Turchia. per saperne di più
Fonte www.treccani.it/atlante
- L’attacco di Erdoğan contro Macron:
https://www.france24.com/en/20201006-turkey-s-erdogan-slams-macron-s-plan-to-defend-france-s-secular-values-view-of-islam-in-crisis - https://www.challenges.fr/top-news/erdogan-s-indigne-des-propos-de-macron-sur-le-separatisme-islamiste_731183
Il progetto di legge Darmanin-Schiappa e il contrasto al fondamentalismo in Francia:
https://it.insideover.com/religioni/le-legge-contro-lislam-radicale-di-macron.html- https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/10/02/news/francia_macron_piano_contro_separatismo-269219624/?rss
I rapporti della Turchia con la Grecia e con l’Unione Europea:
https://www.aa.com.tr/en/europe/greece-ready-for-dialogue-with-turkey-greek-premier/1997444
© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata
martedì 20 ottobre 2020
Erdoğan attacca Macron sul tema della presenza dell’Islam in Francia
Da www.treccani.it/atlante
Recep Tayyip Erdoğan ha fortemente criticato martedì 6 ottobre Emmanuel Macron per la legge sul separatismo religioso; il presidente turco si erge a difesa dell’Islam e accusa Macron di atteggiamento «colonialista». Il progetto di legge Darmanin-Schiappa, voluto fortemente dal presidente francese, tende a inserire le pratiche religiose, in particolare l’Islam, nelle regole dell’ordinamento laico e repubblicano, contrastandone l’uso politico soprattutto se radicale e indirizzato da paesi stranieri. Con il termine ‘separatismo religioso’, Macron indica alcuni fenomeni diffusi nelle periferie degradate, dove la presenza dello Stato è debole, e alcuni cittadini di fede musulmana vedono nell’Islam l’unico riferimento, restando distanti dall’adesione ai valori laici e democratici della repubblica francese. Il progetto si presenta come una riforma della storica legge del 1905 che stabilisce in modo netto la separazione fra Chiesa e Stato, fondando la laicità delle istituzioni francesi; il tentativo è quello di creare nuovi strumenti per contrastare il fondamentalismo radicale e potenzialmente violento.
Macron, nel presentare la legge, ha inoltre definito l’Islam una religione che vive una crisi in tutto il mondo; le sue dichiarazioni hanno suscitato una forte reazione di Recep Tayyip Erdoğan che nel corso di una trasmissione televisiva ha attaccato direttamente il presidente francese: «Le affermazioni di Macron secondo il quale l’Islam sarebbe in crisi, sono un’aperta provocazione e vanno ben oltre il rispetto». Secondo Erdoğan, gli attacchi ai musulmani sono una costante delle politiche occidentali e risentono di atteggiamenti neocolonialisti.
L’affondo di Erdoğan si colloca in un momento particolare delle relazioni fra la Turchia e l’Unione Europea: nel Consiglio europeo straordinario (1 e 2 ottobre) l’Unione ha condannato l’atteggiamento della Turchia nel Mediterraneo orientale e ha espresso solidarietà alla Grecia e a Cipro; si tratta però di un’ammonizione a cui non sono seguite sanzioni, che erano state ventilate e che verranno invece applicate verso la Bielorussia.
L’importanza di Ankara nel contenimento dei flussi migratori influenza l’orientamento dell’Unione; c’è stata però anche una parziale distensione fra i contendenti, favorita dall’allontanamento della nave di perforazione turca Yavuzdalle coste di Cipro, dalla mediazione della NATO, il cui segretario generale Jens Stoltenberg si è recato ad Atene e Ankara, ma anche dall’avvio di canali di comunicazione diretta fra le parti, per evitare incidenti. L’atteggiamento meno aggressivo della Turchia nel contenzioso sui confini marittimi accompagna però il forte coinvolgimento di Ankara nello scontro in Nagorno Karabakh, al fianco dell’Azerbaigian: uno schieramento che non si concretizza soltanto con l’appoggio politico e diplomatico alle rivendicazioni azere, ma passa anche attraverso la condivisione di strumenti militari come i droni e l’invio sul campo di battaglia di mercenari siriani.
Alla luce dello scontro con Macron, in cui Erdoğan si ritaglia il ruolo per lui congeniale di protettore dell’Islam, appare chiaro che la Turchia non sta affatto facendo passi indietro rispetto alle sue ambizioni egemoniche e al suo ruolo anomalo all’interno della NATO. Coerentemente con questa visione strategica, mentre sta sviluppando prove di dialogo con la Grecia, Ankara continua a giocare un ruolo importante e attivo in molti terreni di conflitto (Libia, Siria, Nagorno Karabakh), a proteggere le posizioni vicine alla Fratellanza Musulmana e a mantenere una linea di confronto molto duro verso la Francia, che si frappone ai suoi obiettivi.
sabato 10 ottobre 2020
giovedì 10 settembre 2020
venerdì 7 agosto 2020
Report 2019 - 2020 Blog dedicato all'Europa
Per una più ampia visione del conetsto in cui il blog opera vds:
:www.cesvam.org sia per gli eventi in corso che per le informazioni
Il Cesvam è inserito nell'Istituto del nastro Azzurro: contatti ed info:www.istitutodelnastroazzurro.org
Il Prossimo post sarà pubblicato il 7 settembre 2020
martedì 28 luglio 2020
La Germania e L'Italia
info:www.limesonline,com
Tema per ipotesi di laurea. I rapporti tra Italia e Germania e l'influenza tedesca in Italia
Approfondimenti:www.coltrinariatlanteitalia.blogspot.com
martedì 21 luglio 2020
Il progetto E$= WAterway
Info:www.limesonline.com
contatti:www.ilmioabbonamento.itIl progetto E40 è la realizzazione di una via d'acqua che attraverso la Polonia, la Bielorussiae l'Ucraina. Eè formata dal fiume Vistola fino a Varsavia fino aBrest dal fiume Bug in Bielorussia. Qui dovrebbe essere costruito un canale o pi canali per arrivare i Uncraina. Questa via d'accqua agevolerebbe i commerci con questi paesi ,anche se non è ben vista da Mosca.
Tema di Laurea.
Approfondimento:wwwunicusano.it/master
contatti: www.cesvam.org
martedì 14 luglio 2020
La Russia Crogiulo di Popoli
Vladimir Pachkow
Abstract. l'esperienza degli ex grandi stati che hanno affrontato la sfida del convivere di diverse Nazioni all'interno dei loro confini non può essere ignorata nel mondo globalizzato di oggi sebbene quasi tutti non fossero democrazie a volte e si riuscivano a rendere tale convivenza pacifica e reciprocamente arricchente.
Inoltre non si deve dimenticare che il nazionalismo è un fenomeno moderno che non ha fatto solo del bene tra tutti gli stati nel cui territorio sono vissuti e popoli diversi come l'impero ottomano o l'impero asburgico solo la Russia è sopravvissuta come stato multinazionale anche se con confini fortemente ridotti ancora oggi molti popoli diversi di un insieme in questo paese Come gestire questa convivenza nonostante tutti i problemi e conflitti?
Fonte: www.laciviltàcattolica.it
Ipotesi del tema di tesi
Approfodnimenti:www.unicusano.it/master
Info e contatti: www.cesvam.org
martedì 7 luglio 2020
domenica 21 giugno 2020
Il Mar d'Azov conteso tra Ucraina e Russia
Il confronto tra Ucraina e Russia, fonte di instabilità nell'Europa orientale ed anche dell'Europa stessa ha un nuovo scenario: la guerra per il controllo del mare d'Azov. La annessione della Crimea da parte della Russia ha determinato motivi di attrito per questo mare chiuso in ogni sua parte. Ennesimo conflitto che viene tenuto a bassa intensità pronto a riaccendersi se Mosca avverte pressioni ulteriori s ai sui confini meridionali.
domenica 14 giugno 2020
La Germania e l'interfaccia con la Russia e La Cina
La Germania è sempre più attratta da una revisione degli accordi in ambito europeo per aprisi all'oriente e dare vita ad un triangolo con la Russia e La Cina che darebbe una risposta agli Stati Uniti. Entrerebbe in gioco Hearthland e sicuramente gli equilibri mondiali iniziarebboero a cambiare.
domenica 7 giugno 2020
Il Covid 19 impone la revisione di Schengent?
Info:il mio abbonamenti.it
La Carta mostra la precaria situazione del movimento dei cittadini in Europa. Molti Stati cominciano a vedere negli accordi di Schengent limitazioni e chiedono revisione. La epidemia al momento ha congelato il problema ma sicuramente dovrà essere ripreso ed affrorntato.
venerdì 29 maggio 2020
mercoledì 27 maggio 2020
Terre di confronto
La Carta mostra i paesi dell'ex patto di Varsavia che dal 1990 si sono sottratti dalla influenza ed al domino russo. In questi trenta anni hanno mostrato tutta la loro debolezza, non riuscendo ad assimilare il vero spirito dell'Unione europea. Hanno assunto un atteggiamento di pretesa che vivia via li ha portati a chiedere sempre di più fino a passare il limite che fatalmente li sta gettando nelle mani dell'eruoscetticismo e dei movimenti populisti, sovranisti, xnofobi e totalitari. Ovvero come lo era per la URSS, anche per l'Unione Europa sono un peso. L'Esempio dell'Ungheria che si è avviata ad una dittatura di destra modello sudamericano, l'antitesi dello spirito europeo nato dalla vittoria sul fascimso e sul nazismo, mostra che i germi in quel paese del movimento fascista sono sempre vivi. La Polonia, allontanatasi dalla Chiesa ispirata da Giovanni Paolo II, è anch'essa orientata verso atteggiamenti estremistici, che rinnegano sempre più i principi europei. I Balcani sono sempre quella perenne fonte di instabilità, vera spina nel fianco di una Europa che non può più tollerarli. L'Ucrain, infine, divisa in due al suo interno nel suo contrasto con la Russia ha fatto l'esatto contrario di quello che una nazionale europea doveva fare. L'Europa ha bisogno di stabilità e crescita, ed un conflitto con la Russia è l'ultima cosa augurabile.
In concreto in trenta anni l'acquisizione di questi Stati, terre di mezzo, non è stato un buon affare la l'Unione Europea, Era meglio che fossero rimasti sotto il contorllo russo, così il peso di queste loro instabilità lo doveva sopportare Mosca e non bruxelles.
martedì 19 maggio 2020
domenica 10 maggio 2020
venerdì 24 aprile 2020
lunedì 20 aprile 2020
Dati Quantitativi MBT ed IFV II parte
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Main Battle Tank |
domenica 12 aprile 2020
Swedish security and defence community.
L'ulteriore analisi della politica militare svedese, della consistenza dell'Esercito, Marina ed Aereonautica si torva sulla pubblicazione citata alle pagine 79-92
mercoledì 8 aprile 2020
Dati quantitativi: MTB eIFV 1
giovedì 2 aprile 2020
Potere aereo in Euroa
Secondo il Military Balance, nel sua edizione del 2019, le principali flotte degli aerei da combattimento (Tactical combat aircraft fleets,) sono in dotazione alle forze armate dei seguenti paesi.
Turkey 308
Greece 231
France 208
Italy 200
Germany 197
United Kingdom 191
Spain 167
Poland 98
Sweden 96
Switzerland 8
Anche in questa lista, come quella degli uomini e dei carri amati, in testa si trovano la Turchia e la Grecia, poi vengono gli altri paesi europei.
Fonte: The Military Balance, 2019, Londo, IISS
lunedì 30 marzo 2020
lunedì 23 marzo 2020
La Proiezione della Germania in Italia
UNo degli aspetti da prendere in esame in tema di unità nazionale è l'influenza che la Germania esercita sul nostro paese. Influenza che è il retaggio dei una situazione generata all'indomani del Congresso di Vienna. In pratica l'Austria dominava tutto il settentrione direttamente ed indirettamente, mentre la sua influenza si estendeva anche a Napoli. Come noto per Vienna l'Italia era una semplice espressione geografica.
Nelle sue aree di influenza, dopo il risorgimento, dopo la prima guerra mondiale in cui i confini geografici sono stati portati al Brennero, dopo le vicende del 1943-1945, in cui due regioni sono state annesse al Reich il Friuli Venezia Giulia e l'Alto Adige, dopo l'unificazione della Germania, oggi si può ben tracciare un "limes" entro il quale vi è l'influenza tedesca. Per il Turismo le quattro regioni di massimo afflusso sono il Trentino Alto Adige, il Veneto, la Lombardia, la Toscana. Le Marche seguono con località referite dai tedeschi nella parte settentrionale della regione.
Per i trasporti, l'asse principale è la Bologna Brennero
La Carta indica in quale regioni vi è il numero di studenti che imparano il tedesco a scuola. con dati estremamente significativi.
Infine da sottolinere che il maggior cimitero militare tedesco è sul Passo della Futa, lungo il limes sopra tracciato,
Info: www.il mioabbonamento.it